Intesa Sanpaolo arriverà a detenere complessivamente il 91,0149% del capitale di Ubi Banca, considerati i risultati dell’opas (chiusa con adesioni per il 90,2041% delle azioni Ubi oggetto di offerta e per il 90,1835% del capitale sociale) e i titoli già detenuti in precedenza.
Pertanto la condizione soglia percentuale (ossia la detenzione da parte dell’offerente di una partecipazione complessiva pari ad almeno il 66,67% del capitale sociale dell’emittente) risulta avverata. Lo annuncia un comunicato di Intesa.
Avendo raggiunto una partecipazione superiore al 90%, ma inferiore del 95%, sottolinea un comunicato, Intesa non ripristinerà un flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni delle azioni ordinarie dell’emittente e darà corso alla procedura per l’adempimento dell’obbligo di acquisto del restante 8,9851% del capitale di Ubi.
Intesa ,dopo il proprio cda, renderà noto entro le ore 7.59 del 4 agosto ‘l’avveramento o il mancato avveramento di ciascuna delle altre condizioni di efficacia, ossia la condizione su atti rilevanti, la condizione su misure difensive e la condizione Mac/Mae o, in caso di mancato avveramento di una o più di tali condizioni di efficacia, l’eventuale rinuncia a ciascuna di esse. In caso di via libera definitivo, il pagamento del corrispettivo sarà’ effettuato il 5 agosto 2020.
«Oggi – commenta Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo – portiamo a termine un’operazione che ci vede tutti vincitori: grazie alla decisione, di cui siamo orgogliosi, del 90,2% degli azionisti di Ubi Banca di entrare a far parte di Intesa Sanpaolo, daremo vita a una nuova realtà in grado di rafforzare il sistema finanziario italiano e di ricoprire un ruolo di leader nello scenario bancario europeo».