Appropriatezza diagnostica e percentuali di abbandoni dal pronto soccorso, sono questi i punti deboli maggiori della sanità ligure nel 2019 secondo il sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari da parte della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e del Laboratorio MeS per le Regioni che hanno aderito.
L’indicatore appropriatezza diagnostica è composto dai tassi di prestazioni specialistiche ambulatoriali e di prestazioni di diagnostica per immagine. Particolare attenzione è dedicata alla realizzazione di risonanze magnetiche muscoloscheletriche nei pazienti con età maggiore o uguale a 65 anni poiché, in tale fascia di età, l’utilizzo di Rm muscoloscheletriche è ad alto rischio di inappropriatezza. In Liguria occorre in particolare fare attenzione al tasso di prestazioni per risonanze magnetiche muscolo scheletriche per numero residenti e la percentuale di pazienti che ripetono le risonanze lombari entro 12 mesi.
Il sistema di valutazione si compone di circa 300 indicatori, 120 dei quali inclusi come misure di “valutazione” e i restanti denominati indicatori “di osservazione”. Gli indici di sintesi sono riportati sul “Bersaglio” (vedi immagine di apertura) che individua facilmente punti di forza e di debolezza regionali e aziendali.
Migliorati, nel corso dei tre anni, gli indicatori del percorso materno-infantile: escono dalla zona critica la copertura antimeningococcica, migliora di molto l’ospedalizzazione in caso di asma. Arrivano quasi al massimo della valutazione la copertura del vaccino contro la varicella e l’ospedalizzazione gastroenterica. (cliccare sulla singola figura per ingrandire)
Altalenanti alcuni indicatori nel percorso cronicità: i punti deboli della Liguria nel 2017 erano la compliance (la risposta del paziente e della famiglia nell’eseguire con esattezza e puntualità le cure prescritte) delle statine (farmaci per il colesterolo) e l’incidenza sartani (farmaci contro l’ipertensione), il primo è migliorato nel 2018 e peggiorato nuovamente nel 2019, mentre nel 2018 e nel 2019 si è registrato un peggioramento delle amputazioni per diabete.
Per quanto riguarda l’oncologia sono parecchi gli indicatori presi in esame. Nell’ultimo anno sono migliorati la dispersione della casistica di tumore alla mammella nelle varie strutture, e il trattamento del tumore alla mammella sopra soglia (ossia quelli più performanti), e la dispersione del tumore alla prostata. Invece restano fortemente negativi i tumori prostata sopra soglia e il rispetto dei tempi per quanto riguarda le patologie oncologiche dell’utero. Anche l’adesione allo screening per la ricerca del tumore del colon retto è molto bassa.
L’ultimo percorso riguarda l’emergenza-urgenza in cui il punto debole sono gli abbandoni da pronto soccorso. Ancora bassi i tempi di risposta sul triage.
«L’adesione volontaria della Liguria al network delle regioni valutate in termini di efficienza gestionale dal Laboratorio MeS della Scuola Sant’Anna di Pisa, si basa sul valore della trasparenza – sottolinea Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria – mi fa piacere constatare i miglioramenti della Liguria nell’ambito dell’aderenza farmaceutica e delle cure domiciliari: l’integrazione ospedale-territorio resta un punto di forza anche grazie a esperienze come quella dell’infermiere di famiglia e comunità, già sperimentato in alcune aree della Liguria. Continueremo a lavorare per migliorare le performance della Liguria, a favore di una sempre maggiore efficienza del nostro sistema sanitario».