Un tweet che chiarisce le tempistiche sulla situazione dei cantieri nelle autostrade liguri che da settimane ormai stanno strozzando la regione in modo insostenibile per turisti, lavoratori o semplici pendolari.
Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli scrive su Twitter che dal 3 luglio verranno progressivamente liberate le arterie stradali dai cantieri, con l’obiettivo di arrivare al 10 luglio con 2 corsie libere su tutta la rete viaria della Liguria.
De Micheli specifica che sono in corso le verifiche sullo stato di 147 gallerie e che la sicurezza viene prima di tutto.
L’a.d. di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, intervistato dalla Stampa, difende l’azienda: «Autostrade ha subìto critiche per aver fatto troppo poco, negli anni. È comprensibile e ci impegniamo al massimo per cambiare. Ora, però, ci viene contestato di star facendo troppo».
Tomasi specifica che «certe attività non si possono fare senza arrecare disagio, ancor più in una realtà complessa come la Liguria. La sicurezza prima di tutto. E non è Autostrade per l’Italia ad aver deciso le modalità, seguiamo le regole che ci dà il ministero, sul cui rispetto rigoroso, anche alla luce del passato, non intendiamo transigere».
Lo stesso Tomasi rassicura che in Liguria «la fase critica sarà superata a metà luglio, con le prime riaperture delle gallerie in manutenzione, che sono il 12% delle complessive 285. Ma vorrei chiarire come siamo arrivati qui. Sul fronte ispettivo, abbiamo completato il primo ciclo di controlli sul 100% della rete nazionale e sul 95% della rete ligure, impegnando società esterne. Tutti i passaggi sono stati condivisi col Mit che, il 20 maggio, ha adottato il sistema a livello nazionale».
Per quanto riguarda il crollo della galleria Bertè, «abbiamo dato priorità ai 1943 viadotti, mentre in parallelo sono proseguiti i controlli tradizionali. Certo il cedimento della Bertè ci ha fatto cambiare approccio a livello nazionale e ci siamo impegnati – evidenzia Tomasi – per mettere a punto un protocollo che permettesse di avere una fotografia approfondita, che in Italia non c’ era. Da inizio anno, soltanto nelle gallerie, abbiamo fatto oltre 4.000 interventi di manutenzione».