Società Gestione Mercato, la società che gestisce tutte le attività del centro agro-alimentare di Genova, chiude il bilancio 2019 con quasi 3 milioni di fatturato e un utile di 45.563 euro. L’assemblea dei soci ha approvato oggi i risultati.
I numeri del centro agro-alimentare di Genova
27 operatori grossisti
22 aziende che svolgo attività di logistica agroalimentare
1.300.000 q.li di ortofrutta commercializzata all’anno
375.000 ingressi veicolari anno, pari a 1.200 giorno
200 mln di fatturato generato dalle aziende insediate
600 occupati diretti nella struttura
5000 occupati nell’indotto
«Malgrado tutto il 2019 sia stato caratterizzato da una latente stagnazione economica con ricadute negative sulle attività commerciali e logistiche presenti nella struttura, i risultati sono in linea con quelli dell’anno precedente – sottolinea Giovanni Vassallo, presidente di Società Gestione Mercato – Tutto ciò grazie a una attenta gestione dei costi e a una ulteriore articolazione dei servizi offerti nelle attività di logistica e in quelle più tradizionali dell’Ortomercato. Il risultato è frutto di due fattori: da una parte l’impegno del personale della nostra società che ha permesso, a una struttura che conta solo 5 dipendenti diretti, di gestire processi in continua trasformazione, dall’altra la capacità imprenditoriale degli operatori grossisti e della logistica che hanno saputo reinventarsi nella difficoltà, migliorando i servizi e aggredendo nuove aree di business».
Sempre nel corso del 2019 si è ulteriormente articolata la capacità di attrazione e gestione di Sgm attraverso la totale locazione degli spazi commerciali della struttura e con l’ipotesi di aggregazione del Mercato dei Fiori all’interno del centro agro-alimentare.
Chiuso il 2019 con il bilancio in utile, le prospettive del 2020 si presentano caratterizzate e condizionate dall’emergenza sanitaria: «Il 2020 è iniziato bene, con la presenza a Genova dei principali protagonisti italiani del mondo dell’ortofrutta per condividere la celebrazione dei 10 anni del Mercato e il coinvolgimento, per la prima volta, della Regione Liguria nella più importante Fiera europea del settore a Berlino – conclude Vassallo – Poi è arrivato il Covid-19. Le conseguenze di questa emergenza non sono a oggi quantificabili; certamente hanno comportato aggravio di costi, incertezza per il futuro, diminuzione dei traffici. Nello stesso tempo, la struttura ha retto l’impatto, è diventata un modello di riferimento per le procedure di sicurezza, ha garantito l’approvvigionamento dei prodotti agro-alimentari; gli operatori hanno riconfermato le doti di resilienza, dimostrato flessibilità nelle prestazioni, ampliato l’offerta dei servizi ai clienti».