Avvio in forte ribasso per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in calo del 2,71% a 19.222 punti.
Partenza difficile anche per le principali Borse europee, che si allineano alla chiusura pesante di quelle asiatiche sui rinnovati timori per l’avanzata del coronavirus negli Usa e in America Latina e per i suoi effetti sull’economia. Francoforte ha avviato le contrattazioni in calo del -2,45%, Londra cede il 2,32%, mentre a Parigi il Cac 40 perde il 2,52%. In Asia, Tokyo ha perso il 2,8%.
A Piazza Affari nessun rialzo da segnalare, mentre segnano forti ribassi gli industriali Cnh (-5,74%) e Fca (-5,18%). Giù anche Atlantia (-5,15%) e i bancari, con Bpm tra i peggiori: -4,02%
l prezzo del petrolio è tornato sotto i 39 dollari al barile dopo che dagli Usa sono arrivati i dati sulle scorte, risultati superiori al previsto, segno di una ripresa dei consumi ancora al palo. Il greggio Wti del Texas segna così un calo a 38,03 dollari al barile (chiusura precedente 39,6) mentre il Brent del Mare del Nord scende a 40,38 dollari al barile (chiusura precedente 41,73).
Nei cambi apertura in calo per l’euro. La moneta unica cede lo 0,18% a 1,1355 dollari. Contro lo yen l’euro scambia a 121,526 (-0,27%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in aumento a 187 punti base. Il rendimento è a +1,49%.