Prima visita ai cantieri liguri del Terzo valico del commissario Calogero Mauceri che a quattro mesi dalla sua nomina ha voluto incontrare le maestranze e verificare tutte le disposizioni in materia di sicurezza messe in atto all’interno dei cantieri.
In Liguria i cantieri impegnano quotidianamente duemila lavoratori e diverse imprese con un importante indotto anche sul territorio.
Ad accompagnare il commissario il sottosegretario delle Infrastrutture e Trasporti, Roberto Traversi, il prefetto di Genova, Carmen Perrotta, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il sindaco di Genova, Marco Bucci, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale, Paolo Signorini con Nicola Meistro e Marco Rettighieri, rispettivamente direttore generale e presidente di Cociv, e i responsabili di Rfi Vincenzo Macello direttore Investimenti e Mariano Cocchetti, referente Progetto Terzo Valico.
Sono stati visitati i cantieri di Fegino dell’interconnessione e imbocco sud della galleria di Valico dove sono in corso gli scavi su sette fronti e quello del Polcevera dove proseguono su cinque fronti le attività di scavo di entrambe le gallerie a singolo binario (4 sulle gallerie di linea e uno sui by pass di collegamento).
La direzione generale del Consorzio Cociv ha rassicurato sullo stato di avanzamento dei lavori operativi in tutti i cantieri della Liguria e del Piemonte e si è impegnata a raggiungere in tempi brevi il livello di produzione mensile coerente con quello precedente il periodo dell’emergenza sanitaria.
Durante la visita, il commissario, ha potuto verificare le attività e il rispetto delle stringenti misure di sicurezza adottate per garantire la tutela della salute dei lavoratori contenute nel protocollo definito da Cociv, in accordo con le organizzazioni sindacali, relativo le misure di prevenzione e protezione anti-contagio.
Nel cantiere sono tuttora attive le rigide misure di protezione individuale, attivate sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, come il rilevamento della temperatura corporea a tutti gli ingressi del cantiere, la distribuzione di disinfettanti per le mani, l’obbligo di rispettare sempre la distanza di sicurezza, pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro e di tutti i luoghi comuni, riduzione del numero di persone che possono viaggiare contemporaneamente sulle navette da e per il cantiere.
Inoltre, tutti i lavoratori sono dotati di mascherine di protezione il cui utilizzo è obbligatorio laddove vi sia necessità di svolgere lavorazioni in prossimità di altri soggetti. Misure che rappresentano solo una sintesi delle norme complessive adottate nel cantiere, per affrontare l’emergenza sanitaria in corso.
Con il presidente dell’Osservatorio Ambientale, Claudio Coffano, è stato affrontato il tema del “Protocollo amianto” stipulato e basato sulla probabilità di incontrare, durante lo scavo, rocce che possono contenere amianto stabilendo le modalità di misurazione di eventuali fibre disperse nell’aria e dei mezzi di cantiere, i punti di controllo dell’aria e le cautele da adottare.