Nessun confronto con le associazioni di categoria alle quali non è stata proposta la bozza del disciplinare né in fase di elaborazione né in fase di messa a punto del testo definitivo, inviato ormai alla commissione di riserva.
Cna Nautica e Confartigianato Nautica criticano pesantemente il bando 2020 per le attività di noleggio e locazione nautica pubblicato a ridosso dell’avvio della stagione estiva lo scorso venerdì 5 giugno alle 19.30 dall’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre.
I referenti sindacali di Cna Nautica e Confartigianato Nautica La Spezia, Giuliana Vatteroni e Nicola Carozza spiegano in una nota congiunta: “È bastato leggere il bando per capire le ragioni di tale silenzio: sono stati del tutto disattesi gli impegni assunti dal Parco nei confronti sia delle associazioni sia degli operatori presenti alla partecipata riunione svoltasi nella sede della Provincia nel febbraio scorso e indetta dal Parco proprio per correre ai ripari di un percorso monco. Senza considerare l’inopportunità di creare ulteriori disagi in un anno già drammatico a seguito dell’emergenza pandemica, in cui le imprese tentano ora di ripartire andando incontro, in particolare nel settore turistico, a una stagione che, al momento, nessuno è in grado di dire come andrà a finire e, soprattutto, se mai davvero inizierà”.
I rappresentanti spiegano che uno degli impegni disattesi è quello della scadenza prevista: “Anziché al 2021, come annunciato, viene fissata, come se nulla fosse successo, al 31 dicembre 2020. Anche il numero delle locazioni, che seppure rimane di 78, passa da 2 a 1 a richiedente. Tra le discutibili novità il rilascio ad imprese che certificheranno che l’attività oggetto di richiesta sia l’unica attività imprenditoriale del soggetto richiedente”.
A differenza di quanto avevano richiesto le associazioni e gli operatori, vengono attribuiti 40 punti di premialità per le unità dotate di motore principale conforme alla direttiva 2013/53/UE, relativamente alle emissioni gassose e acustiche.
“Appare come una discriminazione davvero poco giustificabile anche quella di attribuire 30 punti alle unità dotate nel 2019 di trasponder Ais, il sistema di identificazione automatica, ai fini della tutela e monitoraggio ambientale. Mentre è prevista una premialità quasi irrilevante per l’anzianità di servizio del richiedente”.
Pur sapendo che la proroga proposta agli operatori un mese fa non poteva essere la strada definitiva, le associazioni si aspettavano un altro tipo di documento poiché questo, così come è concepito, viene considerato penalizzante per tutti: “Aziende dentro e fuori dall’Area marina protetta, noleggi e locazioni. In ogni caso ci saremmo aspettati un rispetto maggiore da parte del Parco, ancor di più nel periodo difficilissimo in cui tutti ci troviamo. Arduo intraprendere un percorso di qualità, innovazione e crescita assieme a imprese e associazioni, come più volte hanno invocato i dirigenti dell’Area marina protetta, se poi si opta non a condividere i percorsi ma solo ad imporli”.