Il Tar della Liguria ha accolto il ricorso del Policlinico di Monza contro l’assegnazione della gestione degli ospedali di Albenga e Cairo Montenotte all’Istituto Galeazzi.
Nuovo stop per un appalto che già nella prima fase aveva avuto una battuta d’arresto per un precedente ricorso presentato sempre dal Policlinico di Monza: anche in quel caso il Tar aveva chiesto la rivalutazione delle offerte presentate perché secondo il Policlinico “erano stati indicati ricavi aggiuntivi sovrastimati” nella valutazione del concorrente.
Si blocca così l’iter di privatizzazione iniziato da Regione Liguria. Adesso l’ente dovrà decidere se fare ricorso, se assegnare la gestione al Policlinico, ma rischiando un ricorso del Galeazzi al Consiglio di Stato o annullare il bando e farne uno nuovo.
La gestione dei due ospedali sarebbe per 7 anni prorogabili per altri 5. Due le offerte presentate: l’Istituto Ortopedico Galeazzi e il Policlinico di Monza, che già gestisce ad Albenga il reparto di Ortopedia.
Il Galeazzi aveva vinto grazie a un’offerta che aveva ottenuto una valutazione tecnica più alta, ma il Policlinico aveva fatto un nuovo ricorso per “eccessiva e impraticabile previsione di occupazione dei posti letto per degenza ordinaria”.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Sonia Viale commentano in una nota congiunta: “Aspetteremo le motivazioni, dopo di che siamo già certi di ricorrere al Consiglio di Stato perché la gara è stata rifatta due volte e analizzata in ogni singolo dettaglio. Ci auguriamo che vengano alla fine riconosciute le buone ragioni e la possibilità per la pubblica amministrazione di continuare con un progetto che riteniamo virtuoso”.
«Il Tar non rimescola nulla – ribadisce Viale – è evidente che siamo in presenza di una sentenza che può essere impugnata. L’amarezza è che in questo Paese ogni decisione politica viene rallentata ma il nostro obiettivo, che era quello di salvare due ospedali e riaprire il pronto soccorso, per noi rimane fermo. Risulta evidente che il codice degli appalti dovrà prima o poi essere modificato: il modello Genova è un punto di riferimento per tutti».
«Questo ulteriore ritardo – aggiunge Toti – purtroppo fa parte del sistema italiano e ne dobbiamo prendere atto. Non vedo altra strada che il ricorso, augurandoci che finalmente vengano riconosciute le buone ragioni e la possibilità per la Pubblica Amministrazione di continuare con un progetto che ritengo virtuoso. Purtroppo ai ritardi endemici e alla lentezza della burocrazia italiana si aggiunge un malvezzo da parte delle aziende di ricorrere su tutto e tutti. Spiace per tutti coloro che dovranno aspettare ancora qualche tempo, per un percorso che ritengo positivo».
Il gruppo Pd del consiglio regionale attacca la giunta: “Volevano privatizzare gli ospedali liguri – si legge in una nota – scelta a cui ci siamo opposti considerandola profondamente errata e, per fortuna, non ci sono riusciti, collezionando una serie di brutte figure”.
Per il Partito Democratico “il pasticcio del tentativo di privatizzazione di Cairo Montenotte e Albenga è solo la punta dell’iceberg di un modus operandi dilettantistico messo in campo dalla giunta regionale. Ne sono una dimostrazione la gara per l’ospedale del ponente genovese a Erzelli andata deserta per ben due volte e il cantiere del Felettino della Spezia mai realmente partito, tanto che, dopo cinque anni di governo Toti-Viale, siamo alla revoca del contratto e al punto di partenza”.
Il consigliere regionale della Lega Paolo Ardenti commenta: «Auspico che Regione Liguria presenti ricorso al Consiglio di Stato, ma se si vuole davvero migliorare l’efficenza delle nostre strutture non lo si può fare mantenendo un sistema che impiega anni per aggiudicare un qualsiasi bando di gara. Occorre difendere il territorio e andare avanti con il rilancio dei due ospedali savonesi».
Andrea Melis, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, dichiara: «Avevamo più volte cercato di sensibilizzare la giunta in merito: in via generale, la privatizzazione della sanità non è mai la via maestra; nel particolare, il ricorso a suo tempo presentato dal Policlinico, al netto dell’esito odierno, avrebbe solo procurato ritardi e disservizi nell’erogazione delle cure di cui hanno bisogno i cittadini. Ora, se Regione dovesse assegnare la gestione dei due ospedali al Policlinico di Monza, c’è il rischio che la vicenda si trascini ulteriormente: il Galeazzi potrebbe presentare un controricorso al Consiglio di Stato, causando ulteriori disagi cui ormai avremmo voluto vedere porre in atto soluzioni: i nosocomi di Albenga e Cairo, oltre a essere sotto organico, sono fermi negli investimenti, con una programmazione sanitaria insufficiente».
Per Melis è il momento di rivalutare una volta per tutte la decisione di privatizzare, puntando sul pubblico. «Sappiamo bene che i due ospedali, con l’entrata in campo dei privati, corrono il rischio di un impoverimento dei servizi essenziali, tra cui i Pronto soccorso, a favore di reparti assai più remunerativi. L’ostinazione con cui la Giunta persegue questa strada dimostra ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, che politica sanitaria targata Toti-Viale con Locatelli è fallimentare».