«Questa mattina si è svolto un incontro promosso dal presidente della Regione al quale erano presenti tutte le associazioni di categoria e le Camera di Commercio, in occasione del quale abbiamo appreso che la Regione Liguria farà una propria ordinanza alla quale stanno lavorando in queste ore. Come Confcommercio abbiamo espresso soddisfazione in quanto si tratta di un risultato che abbiamo fortemente richiesto e per il quale abbiamo lavorato con impegno, con il coordinamento della Camera di Commercio , insieme alle altre associazioni di categoria nelle ultime settimane.» Lo dichiara Paolo Odone, presidente di Ascom Confcommercio Genova.
Ieri i presidenti delle Regioni e delle Province autonome avevano approvato all’unanimità il documento “Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive” dal prossimo 18 maggio.
«Abbiamo chiesto al presidente della Regione – prosegue Odone – che da subito siano chiariti alcuni concetti importanti nell’ordinanza della Regione. Prioritario ad esempio chiarire che, rispetto al Dpcm del 27 aprile che prevedeva limiti di accesso alle imprese, hanno valore i criteri approvati con il documento “ Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive” che prevedono distanze e non limiti per mq di superficie».
Inoltre « l’Inail ha chiarito che dal riconoscimento del Covid 19 come infortunio sul lavoro non discende automaticamente l’accertamento della responsabilità civile o penale in capo al datore di lavoro e questo è rassicurante».
«Abbiamo chiesto che la Regione Liguria – aggiunge Odone – con il supporto delle Camere di Commercio e la partecipazione delle associazioni imprenditoriali, promuova momenti periodici di incontro e confronto con gli organismi di vigilanza nazionali e regionali, al fine di condividere check list ed armonizzare i controlli nella Regione Liguria. Abbiamo sottolineato che è necessario che le azioni di controllo siano volte esclusivamente alla prevenzione, per un periodo di tempo necessario alle imprese per mettersi in regola. In particolare abbiamo sottolineato che il settore delle imprese alberghiere necessita di alcune rassicurazioni rispetto alle norme da applicare ai clienti che fanno parte dello stesso nucleo familiare e per poter proporre servizi a buffet che non siano self service ma che prevedano condizioni di sicurezza ed altresì è stata richiesta una azione di coordinamento tra Regione e Anci per favorire l’omogeneità di comportamenti sui diversi territori della regione rispetto alla regolamentazione dei mercati su aree pubbliche. Tutti abbiamo auspicato un intervento sui tempi della città che possa concorrere a contenere il rischio da contagio, evitando i picchi di traffico e la concentrazione di persone che devono usufruire dei mezzi pubblici alla stessa ora. Abbiamo altresì sottolineato la necessità di porre attenzione a molti settori del turismo e della nautica che chiedono di poter riprendere la loro attività nel settore sia charter sia diving e la nautica professionale. I nostri uffici della sede e delle delegazioni sono come sempre a disposizione per fornire tutta l’assistenza ed il supporto necessari».