L’agenzia di rating Fitch ha deciso di ridurre l’affidabilità del debito pubblico italiano, modificando il giudizio da BBB a BBB-, a un solo gradino dal livello “junk”, spazzatura. L’outlook è stabile.
Il declassamento, spiega l’agenzia statunitense, “riflette il significativo impatto della pandemia globale Covid-19 sull’economia italiana e sulla posizione fiscale del sovrano”. In particolare, secondo Fitch il pil si contrarrà dell’8% nel 2020 e i rischi per questa previsione di base sono inclinati al ribasso, poiché si presume che il coronavirus possa essere contenuto nel 2H20, portando a una ripresa economica relativamente forte nel 2021. In caso di un secondo ondata di infezioni e la diffusa ripresa delle misure di blocco, i risultati economici sarebbero più deboli per il 2020 e il 2021 L’outlook stabile è dovuto alla previsione secondo cui il Covid-19 verrà contenuto nel 2020, cosa che porterebbe a una ripresa economica significativa nel 2021.
C’è anche fiducia che gli acquisti della Bce possano aiutare la reazione del Paese all’emergenza, diminuendo i rischi di rifinanziamento. Nel caso invece di un secondo ondata di infezioni e della conseguente ripresa del lockdown, “i risultati economici sarebbero più deboli per il 2020 e il 2021”.
L’agenzia rileva che “Il settore privato italiano ha alcune riserve per resistere al forte deterioramento a breve termine delle prospettive economiche. L’Italia ha registrato un miglioramento dei saldi finanziari delle famiglie e delle imprese dal 2012. Il debito delle famiglie è estremamente basso (53% del PIL nel 3 ° trimestre 19) e la ricchezza finanziaria netta (attività finanziarie meno passività finanziarie) al 195% del pil è ben al di sopra del livello la zona euro (153%)”
Per Fitch, il rapporto tra debito pubblico lordo (GGGD) e PIL aumenterà di circa 20 punti percentuali nel 2020. “La nostra previsione GGGD di base”, afferma l’agenzia, “è del 156% del pil entro la fine del 2020, rispetto all’attuale mediana “BBB” del 36% del PIL”. E secondo il nostro scenario di dinamica del debito di base, “il rapporto GGGD / PIL si stabilizzerà a questo livello molto elevato nel medio termine, sottolineando i rischi di sostenibilità del debito”.
Secondo Fitch ”L’Italia ha dimostrato un’ampia coesione politica nelle prime settimane della pandemia”, ma “le tensioni politiche sono riemerse nelle ultime settimane”, e sono destinate ad intensificarsi “con il rilassamento graduale delle misure di lockdown e l’attenzione politica si sposterà sull’economia e la risposta comune europea alla crisi”.
Per il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, la valutazione «non tiene conto «delle rilevanti decisioni assunte nell’Unione europea, dagli Stati che la compongono e dalle istituzioni che ne fanno parte. In particolare non sembrano adeguatamente valorizzati l’orientamento strategico della Banca Centrale Europea e gli interventi che si stanno per realizzare con la condivisione delle responsabilità della gestione della reazione alla crisi e dei relativi oneri di finanziamento».