Confesercenti Liguria ha scritto ad Anci e Forum del Terzo settore della Liguria sulla questione buoni spesa, alla luce del proliferare di procedure di utilizzo differenti nei vari Comuni.
«Accettiamo di buon grado – afferma Marco Benedetti, presidente di Confesercenti Liguria – le diverse modalità operative che garantiranno nei singoli ambiti territoriali la maggiore rapidità possibile, facendoci ancora una volta carico di un ruolo sociale, prima ancora che economico e imprenditoriale. Tuttavia non possiamo non ribadire alcuni principi che, a nostro giudizio, devono inderogabilmente caratterizzare una misura sociale e di solidarietà come questa: solidarietà che deve essere per tutti, quindi anche per gli esercizi di vicinato e i banchi dei mercati».
Confesercenti chiede la garanzia che gli esercizi di vicinato non si trovino a pagare il conto finale della solidarietà, ovvero che non debbano sopportare commissioni assurde per i buoni pasto a favore delle compagnie emettitrici, che non vengano snobbati a esclusivo appannaggio della grande distribuzione e che non debbano sopportare i costi delle transazioni elettroniche su importi minimi a solo vantaggio dei circuiti delle carte elettroniche.
Il messaggio lanciato è #aiutiamochistaaiutando.