Resta alta la preoccupazione dei sindacati per i lavoratori della ristorazione scolastica. Ieri, a Palazzo Tursi, si è svolto un incontro tra l’assessore al bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi, Legacoopsociali, Confcooperative/Federsolidarietà, le confederazioni Cgil Cisl Uil Genova e le rispettive categorie sindacali che si occupano dei lavoratori in appalto per il Comune di Genova, appalti che a oggi si trovano in una situazione di sofferenza dovuta alla chiusura dei tanti servizi comunali tra cui la ristorazione scolastica. L’incontro aveva il fine di cercare le soluzioni più idonee a garantire reddito ai lavoratori di quei comparti.
Come Filcams Fisascat e Uiltucs, “in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nella ristorazione scolastica genovese, attività chiusa dal 24 febbraio 2020 in conseguenza dell’ordinanza prima regionale e poi governativa che ha imposto lo stop delle scuole di ogni ordine e grado e delle università per il Coronavirus, continueremo a chiedere la cassa integrazione in deroga e oggi abbiamo ribadito l’emergenza sociale che si andrebbe a scatenare se le aziende non fossero in grado di anticipare in busta paga gli ammortizzatori sociali attivabili, in molti casi a oggi ancora nemmeno aperti. Abbiamo pertanto sottolineato che sarebbero vitali altri strumenti di sostegno al reddito per queste persone, la maggior parte donne, già in condizioni di difficoltà e spesso monoreddito”.
L’incontro sarà aggiornato a giovedì 12 marzo alle 18 a Palazzo Tursi in attesa dell’uscita del decreto ministeriale in merito agli ammortizzatori sociali attivabili.