Le carote non sono molto presenti nella cucina ligure, se non nel minestrone e nei soffritti, non mancano però del tutto e un’antica ricetta oggi poco praticata consente di gustarne in pieno la dolcezza e gli aromi, che ricordano un po’ il pino e il bosco.
Inoltre, a differenza di quanto avviene con la maggior parte degli ortaggi, le carote non perdono in misura rilevante le loro proprietà benefiche – ne hanno molte, per fegato, intestino, pelle e non solo, basta dare un’occhiata al web – dovute in buona misura ai caroteni, che sopportano bene il calore e, anzi, dopo la cottura risultano più assimilabili. Non bisogna però esagerare con i tempi di cottura: l’ideale è che le carote si ammorbidiscano ma rimangano ancora piuttosto consistenti. Un’altra bella qualità di questo ortaggio è che il nostro organismo assimila molto meglio il betacarotene se questo è accompagnato da un grasso (olio, burro, ecc…). Possiamo anche permetterci un po’ di calorie più del solito in cambio di tanti benefici.
Un’ultima osservazione prima di passare alla ricetta: in Liguria abbiamo la carota di Albenga, che si presenta di colore rosso, con radice lunga, cilindrica e terminante a cono. Ottima, comunque per questa ricetta la provenienza dell’ortaggio non è determinante. Importante è la freschezza. Purtroppo, in genere supermercati e ortolani mettono in vendita le carote senza le foglie che sono indicatori molto sensibili del grado di freschezza dell’ortaggio. Se ha le sue foglie, non appassite, in buone condizioni, la carota è di sicuro freschissima. Se non le ha controlliamo che sia soda.
Ingredienti
800 grammi di carote, 60 grammi di burro, sale q.b., acqua q.b., un cucchiaino da tè di cannella, 1 limone
Lavate le carote e rimuovete la buccia esterna raschiandole con un coltello o usando un pelapate. Quindi riducetele in rondelline regolari spesse mezzo centimetro oppure, dopo averle tagliate per il lungo, in pezzi. In un tegame fate sciogliere il burro e mettete le carote, salate, aggiungete tre o quattro cucchiai d’acqua e coprite con il coperchio. Venticinque minuti dovrebbero bastare per ammorbidire l’ortaggio. Durante la cottura aggiungete acqua secondo necessità. Alla fine l’acqua dovrebbe risultare evaporata quasi del tutto e le carote lucide e tenere. Pochi minuti prima di spegnere il fuoco aggiungete la cannella e il succo del limone.
Le carote così cucinate in genere si impiegano come contorno di piatti di carne. Il vino in abbinamento sarà da scegliere in base al piatto principale. Da sole potrebbero accompagnarsi a un bianco secco, sapido che faccia risaltare il loro sapore dolce, oppure a un bianco zuccherino, aromatico che si integri con il sapore dolce e gli aromi.
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