Tempi dimezzati al Comune di Genova per rispondere alle istanze dei permessi di costruzione. Il sindaco Marco Bucci ha annunciato che una task force, guidata dal direttore generale Antonino Minicuci e composta da tecnici del Comune ed esponenti degli ordini professionali coinvolti, nel 2019 ha portato i tempi a una media di 44 giorni da 117: prima solo il 33% dei procedimenti veniva concluso entro il termine dei 90 giorni previsto dalla legge. Per i permessi in sanatoria il numero medio di giorni era 60 contro i 60 previsti dalla legge.
La riduzione dei tempi è frutto di più azioni. Dopo avere informatizzato negli anni scorsi le modalità di presentazione delle doma si è proceduto tra l’altro a una migliore organizzazione del lavoro e alla messa a punto di protocolli per ottenere i pareri da uffici comuali ed enti esterni sulle pratiche edilizie.
«Si tratta di un’azione avviata poco dopo l’arrivo di Minicuci – ha precisato Bucci – circa due anni fa. Minicuci ci aveva riferito di un’esperienza simile che aveva funzionato e abbiamo deciso di provare anche noi. I risultati sono positivi ma questo non vuol dire che siamo arrivati, continueremo il percorso. Noi consideriamo quasi un record 50 giorni per un pratica, ma 50 giorni sono quasi due mesi. Oggi quando vai sul web per ordinare qualcosa non ti dicono certo di aspettare 50 giorni. Le pratiche dell’urbanistica sono complesse, è vero, non si posssono sbrigare in qualche minuto ma bisogna migliorare ancora».
La strategia adotatta dall’amministrazione per ridurre i tempi, ha spiegato il sindaco, prevede di «muoversi in parello e non in sequenziale, usare sistemi digitali, e un approccio positivo e non conservativo, il che significa dare fiducia a chi ci sta attorno finché la fiducia non viene tradita»
Filippo Delle Piane, presidente di Ance Genova, l’associazione dei costruttori edili genovesi, una delle associazioni di categoria che hanno partecipato ai lavori per accelerare le pratiche, commenta: «Ho apprezzato in particolare un argomento trattato dal sindaco, e cioè che il nostro settore ha sempre pensato di volgere la sua attività nonostante la pubblica amministrazione e ora dobbiamo cominciare a svolger la nostra attività con e grazie alla pubblica amministrazione. Occorre un cambio di mentalità fondamentale, c’è ancora da lavorare».
Delle Piane ha inoltre osservato che se i tempi per le pratiche si stanno riducendo, «il numero di permessi di costruire è ancora basso. Dobbiamo lavorare perché i permessi diventino di più, questa città deve pretendere di avere un numero di permessi decisamente superiore».
Il Comune ha poi annunciato altri due provvedimenti che riuardano l’edilizia. È stata bandita una gara per la digitalizzazione dell’archivio dei progetti approvati dal 1942 a oggi. Prima i progetti erano accessibili soltanto attraverso i faldoni cartacei. La spesa totale sarà 2,4 milioni di euro. Un Pool Antiburocrazia stabilirà un indennizzo a cittadini e imprese nel caso di ritardo colpevole nel rilascio dei provvedimenti, compresi quelli dell’edilizia.



























