Circa trenta lavoratori liguri di una ditta che ha fornito servizi a Ferservizi del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane sono rimasti senza 13esima, parte della 14esima, Tfr, rimborsi e permessi da retribuire relativi al 2019 e altri emolumenti relativi agli anni dal 2016 al 2019.
È quanto denuncia Nicola Poli, funzionario regionale di Filcams Cgil. «Si tratta – dichiara Poli a Liguria Business Journal – di trenta persone che lavorano in prevalenza nel servizio portineria. C’è stato un cambio di gestione a fine novembre 2019, è uscita il consorzio Ge.Dis per cui lavoravano ed è subentrata la Pro&Out. La nuova ditta ha preso in carico i lavoratori da dicembre, quella uscente li ha pagati fino a novembre ma non ha ancora saldato il resto, 13esima, parte del 14esima, Tfr, rimborsi e permessi da retribuir e altri emlumenti. Nel complesso si tratta di somme che pesano sui bilanci familiari, anche perché gli stipendi di questi lavoratori non sono certo alti. La ditta spiega che aspetta da Ferservizi il pagamento dell’ultima fattura e quindi non dispone della liquidità necessaria, secondo me è inaccettabile che a pagare siano questi dipendenti, tra l’altro i meno retribuiti del sistema ferroviario. Abbiamo chiesto a Fs di intervenire, finora non abbiamo ricevuto risposta. Ci stiamo muovendo per vie legali, la questione va risolta».
I lavoratori coinvolti nella vicenda operano a Genova Principe, Teglia, Terralba e Savona.