La Liguria prolunga il proprio fascino turistico anche in quella che una volta si chiamava bassa stagione, ossia il trimestre tra ottobre e dicembre. Almeno nel 2019 e almeno sugli italiani.
A Milano è in corso la Bit, la Borsa italiana del turismo e oggi l’Istat ha pubblicato l’aggiornamento 2019 del report “I viaggi dei residenti in Italia“. Rispetto al 2018 l’Istituto nazionale di statistica rileva per la prima volta una flessione generale dal 2016: in calo sia le vacanze (-8,4%) sia i viaggi di lavoro (-12%). In estate, il 37,8% della popolazione fa almeno una vacanza. Il 76,2% dei viaggi ha come destinazione una località italiana (-12,8% sul 2018), mentre il 23,8% è diretto all’estero.
Sempre in estate (periodo luglio-settembre), oltre alla Puglia, le mete preferite per le vacanze lunghe (cioè 4 giorni o più) sono l’Emilia-Romagna (12,4%) e appunto la Liguria (8,8%), il Trentino Alto-Adige (8,2%) e la Toscana (6,6%).
Sorprende invece il trimestre ottobre-dicembre, in cui la Liguria mantiene la stessa percentuale (8,8%), piazzandosi al quarto posto nei viaggi lunghi, dietro a Veneto, Lombardia e Sardegna.
Il dato può essere letto come un buon viatico per la tanto nominata destagionalizzazione, mentre il risultato estivo avrebbe potuto essere forse più alto.
In generale la performance della Liguria nel 2019 è sempre nelle prime posizioni nelle vacanze di 4 o più notti: l’8% delle scelte dei turisti residenti in Italia, dietro a Puglia, Emilia-Romagna e Trentino Alto Adige.
La Liguria invece non compare in nessuna delle classifiche di vertice nelle vacanze brevi, dato che invece era presente l’anno scorso in estate (7,1%), ma a scapito delle vacanze lunghe (Liguria fuori dai primi cinque posti); sempre nel 2018 la Liguria era quinta con il 7,3% come scelta per vacanze lunghe tra aprile e giugno. Il 2018 però, occorre ricordarlo, era stato un annus horribilis per il turismo ligure.