Il deputato genovese di èViva, Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Liberi e uguali, ha chiesto e ricevuto garanzie sulle prospettive di Leonardo al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli durante il question time odierno: «Da Patuanelli è arrivata un’importante rassicurazione sul possibile ridimensionamento della divisione automazione di Leonardo spa nella sede di Genova. Nel question time di oggi alla Camera ho riportato le preoccupazioni dei lavoratori, che il 17 gennaio hanno scioperato contro l’ipotesi di creare una joint venture con partner esterni, a causa di un disinteresse di Leonardo a investire. Questo sarebbe l’anticamera di un disimpegno per la società con partecipazione pubblica, che smentirebbe quanto detto nei mesi scorsi dall’amministratore delegato Profumo sullo sviluppo delle attività produttive a Genova».
Patuanelli, secondo quanto riportato da Pastorino, ha ribadito che non ha alcuna notizia di possibili disimpegni, ma soprattutto che il governo è pronto a vigilare sulla situazione. «Da parte mia e del mio gruppo parlamentare, c’è l’impegno a monitorare l’evoluzione degli eventi. Peraltro, già alla Spezia la gloriosa Oto Melara è di fatto scomparsa nelle pieghe della ristrutturazione di Leonardo. Il riassetto ha privato la società del suo dipartimento commerciale, costringendola a restrizioni sia nelle assunzioni che nei programmi di sviluppo. Un duro colpo all’indotto spezzino».
La richiesta dei sindacati nei confronti della Regione Liguria, in occasione dell’incontro di oggi alle 16, è di chiedere alla politica nazionale di farsi carico delle prospettive industriali del sito genovese di Leonardo, principale gruppo italiano dell’alta tecnologia. Questa mattina invece il volantinaggio da parte dei lavoratori davanti alla sede di Sestri Ponente, per sensibilizzare appunto la cittadinanza sul rischio di cessione di storici settori dell’azienda e la conseguente perdita di presidi industriali sul territorio.
Il volantino: Genova non si vende
Da Elsag Bailey a Leonardo, senza dimenticare i licenziamenti dei colleghi ex Marconi ceduti ad Ericsson, l’industria dell’alta tecnologia genovese ha sempre pagato un prezzo alto.
Leonardo è una delle grandi aziende sestresi. Si tratta di ciò che è nato dalla fusione tra Elsag e Marconi, pezzi fondamentali della storia dell’industria a Genova.
La volontà dell’Azienda di concentrarsi sul settore militare allunga ombre nere sul futuro delle attività genovesi specializzate nel settore civile, in particolare l’automazione e l’informatica (Sap e Cyber).
Da parte di Leonardo c’è la volontà di svendere una quota di queste attività, con la concreta possibilità che venga messo a repentaglio un presidio fondamentale dell’industria genovese, oltre che le prospettive future di centinaia e centinaia di famiglie.
Sestri ha sempre difeso la sua industria, Fincantieri ne è un grande esempio.
La rappresentanza sindacale unitaria di Leonardo Genova invita la cittadinanza a stringersi anche in questo caso attorno ad una delle sue “fabbriche”, una delle eccellenze tecnologiche che contraddistinguono il nostro territorio.
«Leonardo è una ricchezza industriale e tecnologica da cui Genova non può prescindere – afferma dopo l’incontro con i sindacati l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – abbiamo ascoltato con attenzione il punto di vista dei sindacati, apprezzando le professionalità in un’azienda che svolge un ruolo e un presidio fondamentale per l’industria e per lo sviluppo della città. Necessario dunque tutelare e consolidare questo “saper fare”, fondamentale per la vita di centinaia e centinaia di famiglie, oltreché strategico per l’Italia intera».
Sulle voci di cessione di attività specializzate del settore civile (in particolare l’automazione e l’informatica) da parte di Leonardo, l’assessore è ottimista: «L’azienda nell’ultimo incontro ci ha invece informato di investimenti a consolidamento e crescita, sia nel settore cybersecurity, per farlo finalmente diventare un centro di eccellenza internazionale, sia per quel che riguarda l’automazione, settore in grande espansione che necessita però di interventi di sostegno in ricerca e sviluppo. Aspettiamo quindi fatti concreti in tale direzione e saremo ben lieti di offrire tutto il nostro supporto».