Cassa Centrale Banca non eserciterà l’opzione per salire nell’azionariato di Banca Carige prima del 2021. Lo spiega a Radiocor il presidente della capogruppo trentina del credito cooperativo, Giorgio Fracalossi.
Alla domanda se il prossimo primo luglio, all’apertura della finestra concessa da Fitd e Schema volontario del Fitd per esercitare l’opzione call per acquisire la totalità delle azioni Carige, i trentini sfrutteranno l’occasione, Fracalossi risponde: «Assolutamente no. Abbiamo tempo fino alla fine del 2021 e quest’anno abbiamo l’Aqr» l’analisi approfondita della Bce con lo stress test che potrebbe anche fare emergere la necessità di più capitale. «Vediamo l’esame (Aqr) e poi valuteremo, nel frattempo lavoriamo per costruire il progetto».
Cassa Centrale banca, azionista Carige con l’8,3% del capitale, parteciperà con un suo rappresentante a Genova all’assemblea di venerdì che ricostituirà gli organi e sancirà la fine del commissariamento ma non con i vertici: né Fracalossi né l’amministratore delegato Mario Sartori saranno presenti.