Su Giovanni Toti come candidato unico del centrodestra Forza Italia lascia la porta aperta, ma chiede un tavolo di confronto con la coalizione.
Oggi il partito ha presentato il nuovo assetto in consiglio regionale in cui l’unico rappresentante è rimasto Claudio Muzio dopo l’addio di Angelo Vaccarezza e Marco Scajola. Il nuovo coordinatore generale di partito è Carlo Bagnasco, già consigliere della Città metropolitana di Genova e attuale sindaco di Rapallo.
Se alle Regionali del 2015 la coalizione del centrodestra unita a Lega Nord e Fratelli d’Italia aveva raggiunto il 37% vincendo le elezioni, per maggio 2020 ancora nessuna notizia certa se il candidato unico sarà Giovanni Toti, presidente uscente, che nell’ultimo anno ha fondato, staccandosi dal gruppo, il partito Cambiamo.
«Il candidato della Liguria – spiega Giorgio Mulé, responsabile nazionale dipartimenti di Forza Italia – si decide a un tavolo di coalizione che è quello dove si fa una sintesi e si valutano le candidature migliori. Quel tavolo ancora non si è riunito ma esprimerà un candidato unitario. Nei confronti della candidatura del presidente uscente non diciamo un “no”, però ci aspettiamo di deciderlo insieme. Toti ha fondato un altro partito quindi nella carta d’identità ai segni particolari non c’è scritto Forza Italia».
Sul caso Claudio Scajola come candidato presidente della Regione, su cui si è vociferato nelle scorse settimane, Mulé smentisce: «Non penso che Claudio Scajola si candidi, queste velleità si sono già escluse. Rappresenta tanto per Forza Italia per la buona amministrazione degli ultimi anni, ma presentando altri candidati faremmo solo il gioco di Toti e della sinistra».
«Difficile che Berlusconi dica di no – precisa Bagnasco – in linea di massima dovrebbe essere un sì ma bisogna mettere nero su bianco tutte le varie condizioni».
Sulla legge elettorale Muzio afferma: «Non era in programma nelle linee di mandato del presidente, ma sono state solo iniziative di partito. Io credo che la legge elettorale sia un tema che non possa essere toccato a pochi mesi dalle elezioni. Occorre lavorarci perché sono le regole che sono di tutti e vanno condivise. Io sono dell’avviso che questa legge ha assicurato la governabilità alle Regioni. La metterei all’interno del programma per il prossimo mandato».
La riorganizzazione territoriale
Forza Italia oggi riparte con Bagnasco, sindaco di Rapallo, Comune in cui il partito nelle scorse elezioni amministrative aveva raggiunto il 78%: «L’input dai vertici della dirigenza di Forza Italia è proprio quello di ripartire dai sindaci con equilibrio e capacità amministrative cercando di riacquistare una propria dignità. Il partito deve ricostruirsi ed essere rappresentato sia nelle giunte sia nei Comuni. Con gli alleati dobbiamo essere onesti e leali come ai tempi del Pdl. Le spaccature sono indice di incapacità politica, siamo qui per unire e non per dividere» commenta.
«Eravamo in tre come gruppo in consiglio regionale a inizio legislatura – dichiara Muzio – ora sono rimasto da solo, ma come partito ci stiamo riorganizzando. I valori che noi incardiniamo e rappresentiamo racchiudono ancora principi universali quali la solidarietà e la sussidiarietà. I rapporti con i nostri alleati sul piano personale sono ottimi mentre sul piano politico sono buoni dove si cerca una sintesi condivisa da tutti».
Presentati anche i nuovi 4 commissari provinciali: Mario David Mascia a Genova, Simone Baggioli a Imperia, Fabio Cenerini alla Spezia e Marco Melgrati a Savona.