«Se si impedisce ad Autostrade per l’Italia di mettere mano sul ponte si va incontro a un disastro di tipo penale e civile ed è quello che è successo dopo un anno e quattro mesi con la sentenza del Tar, che ha sospeso il giudizio sul ricorso di Aspi per l’annullamento del decreto Genova e ha deciso di trasmettere alla Corte Costituzionale il quesito di Autostrade contro il provvedimento che l’ha estromessa dalla demolizione e ricostruzione di ponte Morandi». Lo dichiara Giorgio Mulé, responsabile nazionale dipartimenti di Forza Italia e deputato, a margine della presentazione del nuovo assetto regionale ligure del suo partito e del nuovo coordinatore.
«Oggi – spiega Mulé – diciamo che a noi interessa la sicurezza e la manutenzione delle strade. Autostrade paghi tutto quello che c’è da pagare, ma non si risolvono i problemi con i colpi di mano. Anas non è in grado di garantire la sicurezza già delle strade, figuriamoci delle autostrade. Opere fondamentali come la Gronda che già sono rallentate, non si farebbero e slitterebbero ancora».
Per quanto riguarda la gratuità del pedaggio autostradale, Mulé ribadisce la posizione di Forza Italia di maggio 2018, prima ancora del crollo del ponte che prevedeva per la regione Liguria, in accordo con Aiscat, uno status particolare con sconti del 75% sulle autostrade liguri. «Ai tempi ero solo e adesso che se ne torna a parlare sono il primo a volerla fare», commenta.
Sulle emergenze liguri il deputato illustra il lavoro fatto con gli altri partiti e in particolare la proposta di legge che verrà presentata entro l’inizio dell’estate: «Abbiamo fatto un tavolo per la Liguria che è trasversale cioè aperto a tutte le forze politiche. Ho riscontrato che da Fratelli d’Italia a Liberi e Uguali tutti i parlamentari liguri hanno aderito a questo tavolo. Tutti tranne il Movimento5Stelle. Questo tavolo partorirà una legge speciale per la Liguria che getterà le basi per mettere fine non soltanto al dissesto idrologico ma anche per guardare ai prossimi vent’anni dando a questa Regione strumenti necessari per vivere tranquillamente. Questa proposta di legge vorrei che fosse condivisa con i colleghi parlamentari degli altri gruppi».