Supporto dalle banche e, a quanto pare, dai soci Cassa Depositi e Prestiti Equity spa (Cdpe) e Shanghai Electric Hongkong Co. Limited Ansaldo Energia, dopo le perdite registrate nei giorni scorsi dalle obbligazioni con scadenza ad aprile 2020 e maggio 2024, Ansaldo Energia corre ai ripari con l’elaborazione di un nuovo piano industriale che serva anche a rassicurare gli investitori.
Miglioramento della redditività e della generazione di cassa, “in un mercato in rapida trasformazione e altamente competitivo”, si legge nella nota aziendale. Queste le linee guida del nuovo piano industriale elaborato dal cda guidato da Giuseppe Marino.
“Per accompagnare l’attuale crescita della domanda, le principali banche finanziatrici hanno confermato la disponibilità a supportare la società”, comunica l’azienda. In effetti sarebbe davvero una beffa se Ansaldo Energia, nell’anno record per le commesse e con un futuro che si prospetta più roseo dal punto di vista commerciale (la decarbonizzazione sta spingendo verso la riconversione a gas delle centrali, come il contratto con Edison su Porto Marghera e l’imminente ufficializzazione della centrale di Tavazzano in Lombardia), affondasse dal punto di vista finanziario a causa dei debiti che si stanno trascinando anche a causa delle decisioni del precedente azionariato.
Il debito è “importante”: 1,2 miliardi, ma a fronte di 6 miliardi di ordini. Marino sta lavorando appunto su come ottenere maggiore redditività, contenendo i problemi finanziari. I punti principali del piano elencati da Ansaldo Energia prevedono la prosecuzione della spinta commerciale già avviata con successo durante il 2019 (portafoglio ordini cresciuto del 30% rispetto al 2018) grazie al più favorevole contesto di mercato e all’avvio della commercializzazione della turbina di classe H; l’avvio di un processo di riorganizzazione ed efficientamento industriale e organizzativo, in coerenza con lo sviluppo del business; la riduzione del capitale circolante in tutte le sue componenti; il contenimento degli investimenti differibili e una rifocalizzazione delle spese di ricerca; la revisione del perimetro aziendale, ossia eliminare alcune attività che non siano direttamente legate al core business.
“Le azioni sopra descritte si rendono necessarie poiché – pur in presenza di un contesto di mercato in miglioramento anche in Italia, dopo tre anni di instabilità di mercato a livello mondiale – si prevede che i risultati economici e finanziari dell’anno che si sta chiudendo siano inferiori alle attese, anche a causa di maggiori spese su un progetto in Turchia e della dinamica del capitale circolante”, scrive l’azienda in una nota.
L’azienda ha invitato entrambi i principali soci di Ansaldo Energia, ossia Cassa Depositi e Prestiti Equity spa (Cdpe) e Shanghai Electric Hongkong Co. Limited, a supportare la società nel nuovo Piano e, in risposta a tale invito, ha già ricevuto una comfort letter dal socio Cdpe in cui quest’ultimo conferma la strategicità del proprio investimento in Ansaldo Energia e, in continuità con quanto già avvenuto in passato, conferma la propria disponibilità a supportare la società nello sviluppo del nuovo Piano Industriale, ferma in ogni caso la preventiva verifica e valutazione di quest’ultimo, nella sua versione definitiva, e l’approvazione da parte dei competenti organi sociali.
Non è un caso che il Bond con scadenza nel 2020 stia già risalendo la china.