«Tutte le risorse destinate alla Liguria per il dissesto idrogeologico sono state impegnate al 100%. Se il governo ha bisogno di proposte da parte di questa Regione, può finanziare il nostro piano triennale di difesa del suolo e messa in sicurezza che vale 200 milioni di euro ed è già al ministero dell’Ambiente». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito a dichiarazioni di Codacons e alle polemiche politiche sollevate in queste ore.
Il Codacons presenta oggi una denuncia penale alla procura di Genova contro la Regione Liguria, chiamando in causa il “Piano nazionale 2019 per la mitigazione del rischio idrogeologico”.
«Il Piano in questione, noto anche come Piano ProteggItalia – spiega Codacons – è stato adottato con decreto del presidente del consiglio dei ministri del 20 febbraio 2019, e approvato sia dal Cipe con la delibera n. 35 del 24 luglio 2019, sia dalla Corte dei Conti lo scorso settembre. Il provvedimento individua un elenco di progetti e interventi infrastrutturali immediatamente eseguibili in tutta Italia sul fronte della messa in sicurezza del territorio, aventi carattere di urgenza e indifferibilità”, e per quanto riguarda la Liguria mette da subito a disposizione della Regione 10,1 milioni di euro per finanziare 5 interventi urgenti volti a contrastare frane e alluvioni».
Una nota della Regione precisa che ammontano a oltre 550 milioni i finanziamenti attivati dal 2015 a oggi su tutto il territorio da Regione Liguria, che ha impegnato al 100% e per la maggior parte già speso le risorse assegnate per manutenzioni ordinarie e straordinarie, per interventi di protezione civile e di difesa del suolo. In particolare, tra il 2015 e il 2018 sono stati spesi tutti i finanziamenti assegnati alla Liguria per manutenzione ordinaria e straordinaria per circa 15 milioni di euro (14.772.022,04) su tutto il territorio ligure. Dal 2015 al 2018 sono stati inoltre assegnati alla Liguria e tutti impegnati ulteriori 193 milioni di euro complessivi (192.702.789,73 euro) per interventi di Protezione civile. Per quanto riguarda la difesa del suolo, dal 2015 a oggi sono stati assegnati alla Liguria finanziamenti per complessivi 344 milioni e 863.529,12 euro: anche in questo caso le risorse sono state interamente assegnate, con la cantierizzazione in corso per quanto riguarda gli interventi del 2019 (per oltre 10,2 milioni di euro).
«Nonostante quanto avvenuto sul nostro territorio in questi anni – ha aggiunto Toti – in Liguria di ispettori se ne sono visti davvero pochi, tanto che è stata costretta a intervenire la procura. Evidentemente c’è chi al ministero e al Codacons non è ben informato. È quindi necessario ricordare che abbiamo gestito le risorse riguardanti il torrente Bisagno a Genova e cioè il rifacimento della copertura con l’ampliamento dell’alveo e lo scolmatore, raggiungendo un importante traguardo: i lavori dell’ultimo lotto verranno consegnati in primavera ed entro la prossima estate potremo vedere partire le opere, in modo che lo scolmatore sia pronto nel 2024. Centinaia sono stati poi gli interventi portati a termine contro il dissesto per rendere più sicura la Liguria e per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Abbiamo realizzato anche gli interventi sugli argini del Magra per rendere più sicura l’area alla foce del fiume, da sempre soggetta a esondazioni”.
In merito all’esposto annunciato dal Codacons, sottolinea l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, «i 10 milioni cui fa riferimento sono una minima parte del ProteggiItalia che ci ha assegnato anche 340 milioni per il 2019, 2020 e 2021 per interventi di messa in sicurezza e resilienza su tutto il territorio regionale. La quota del 2019, per oltre 100 milioni di euro, è già stata interamente assegnata e gli interventi cantierati entro il mese di ottobre, come previsto, forse non è noto a chi minaccia esposti che i finanziamenti sono stati assegnati alla Liguria (attraverso il presidente Toti in qualità di commissario straordinario) il mese scorso, ad ottobre 2019. Nonostante sia trascorso meno di un mese, non abbiamo perso neanche un minuto e tutti gli interventi sono stati avviati secondo le procedure previste».
Per l’impianto idrovoro Canal Grande ad Ameglia (oltre 6 milioni di euro) il progetto è già in Conferenza dei servizi e si prevede di avviare la gara per l’affidamento dei lavori entro aprile 2020. Per quanto riguarda i lavori di consolidamento dell’abitato di Prato Sopralacroce nel Comune di Borzonasca (399.750 euro) è stato approvato il progetto esecutivo e si prevede di avviare la gara per l’affidamento dei lavori entro marzo 2020. Ammonta a 263mila euro il finanziamento destinato all’intervento di sistemazione della frana in località Colletto nel Comune di Sassello: il progetto esecutivo è in corso e si prevede di avviare la gara per l’affidamento dei lavori entro giugno 2020. È già stato approvato il progetto esecutivo per la messa in sicurezza idraulica delle aree a valle di Via Profumo, in Frazione Mainetto a Serra Riccò ed entro dicembre partirà la gara per l’affidamento dei lavori. Ulteriori 3 milioni di euro costituiscono un’integrazione del finanziamento dello scolmatore del Bisagno.