«C’è stato un difetto di comunicazione e me ne scuso, ma avevamo esigenza di uscire rapidamente con questa gara». L’assessore del Comune di Genova Pietro Piciocchi, prima dell’incontro con i sindacati di Aster, ha chiarito a Liguria Business Journal la strategia di Palazzo Tursi legata all’illuminazione pubblica in città.
Una gara che l’assessore al bilancio con delega alle manutenzioni, ai lavori pubblici oltre che all’indirizzo e controllo di Aster, definisce «importantissima per la città», ma che i sindacati non hanno digerito, proclamando lo stato di agitazione.
Si tratta di una maxi operazione che sostituirà i 55 mila punti luce cittadini, incrementando l’efficientamento energetico. «Siamo in ritardo rispetto ad altre grandi città, come per esempio Firenze, che ha già attuato una gara simile alla nostra».
Si tratta di un investimento di 23 milioni di euro, una cifra importante e possibile solo grazie al project financing: «Per noi – dice Piciocchi – è a costo zero. Il soggetto che vincerà ci mette i capitali e gestirà gli impianti per 13 anni. Il suo canone manutentivo sarà ricavato dal differenziale che il Comune ottiene tra quello che spende oggi e ciò che spenderà dopo la gara». Oggi l’illuminazione pubblica costa al Comune di Genova circa 8-9 milioni di euro all’anno. Troppe ancora le lampade a incandescenza.
«Né il Comune, né Aster sarebbero in condizione di fare un’operazione di questo tipo», afferma Piciocchi, che intende rassicurare i timori dei sindacati sulla tenuta occupazionale: «7.588 punti luce saranno sostituiti e manutenuti da Aster in esclusiva. Aster avrà un coinvolgimento importante nella procedura, sarà advisor tecnico del Comune di Genova nella gara ed eserciterà il ruolo di monitoraggio e alta vigilanza dell’operatore che andremo a selezionare. Inoltre manterrà tutti i lavori infrastrutturali: sostituzione cavidotti, sostituzione dei quadri, manutenzione delle linee degli impianti non in serie. Un impegno significativo per la forza lavoro di Aster sull’illuminazione pubblica».
Dopo l’incontro e i chiarimenti, i sindacati hanno fatto sapere che lo stato di agitazione sarà revocato.