Un confronto puntuale con il vicino Parco Nazionale delle Cinque Terre, sulle possibilità economiche, turistiche, lavorative e di salvaguardia dell’ambiente, che si aprirebbero con l’inserimento del Parco di Portofino nella rete dei Parchi Nazionali europei.
Il Coordinamento per il Parco Nazionale di Portofino ha illustrato le motivazioni per cui la proposta del ministero dell’Ambiente (già inserita in finanziaria) relativa al Parco Nazionale di Portofino esteso a 22 Comuni del territorio del Levante, sia un’opportunità imperdibile per il territorio.
Il Coordinamento ritiene che le motivazioni addotte dal governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e dell’assessore ai Parchi Stefano Mai, non siano sufficientemente informate ed esaustive sulle “infinite opportunità – si legge in una nota – che offrirebbe la trasformazione del parco in un Parco Nazionale allargato all’intera cintura dei Golfi del Tigullio e Paradiso, oltre che al versante sud della val Fontanabuona”.
Sono stati presentati i collegamenti con l’area marina protetta e con l’area marina Pelagos (progetto cetacei) ed è stato presentato il video “Il Gigante parla”.
Il Coordinamento ha ricordato che nella legge di Bilancio del 2017 era stata definita e già finanziata l’istituzione del Parco Nazionale di Portofino, che è stato presentato dal’Ispra uno studio di ampliamento dei confini attuali del Parco ai Comuni da Bogliasco a Sestri Levante;
che un ampliamento è necessario per poter trasformare il Parco Regionale in Parco Nazionale e che a trattativa in corso sembra giunta a un punto morto, perché manca la volontà sia da parte della Regione che dei Comuni di allargare i confini del Parco.
Il Coordinamento ha inviato al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, una lettera che contiene la richiesta di organizzare un incontro con i sindaci dei 22 Comuni in cui illustrare al meglio i benefici effettivi della proposta, “affinché il buon senso prevalga in questa vicenda”.