Un contratto di finanziamento a condizioni molto vantaggiose (ammortamento fino a 20 anni, tasso fisso intorno all’1%) quello siglato tra il Comune di Genova e la Ceb, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa.
50 milioni a disposizione di Palazzo Tursi per finanziare investimenti strategici sull’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione delle calamità naturali e l’edilizia scolastica.
Genova è la prima città in Italia a firmare un accordo con la Ceb.
Presente anche Sonia Viale, assessore alla Sicurezza della Regione Liguria: «Questa operazione prosegue sulla scia dell’accordo da 70 milioni di euro sottoscritto tra Ceb e Regione Liguria per il finanziamento al piano triennale degli investimenti per la messa in sicurezza del territorio».
«Questo finanziamento – spiega l’assessore al Bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi – ci consente anche una semplificazione amministrativa notevole perché è attivabile a seconda dei bisogni, quindi flessibile e non rappresenta un mutuo, ma un nuovo strumento di accesso al credito, un nuovo approccio al finanziamento delle opere». Il credito resta aperto per tre anni e offre tassi anche più favorevoli di quelli di Cassa Depositi e Prestiti. Rispetto al prestito che farebbe una banca, sono richiesti dai 2 a 3 punti percentuali in meno all’anno, che dipende dal fatto che la Bec ha costi di raccolta molto bassi e che gli azionisti sono Stati, l’Italia è tra i tre principali (quota intorno al 16,7% di partecipazione) con Francia e Germania.
Un altro aspetto di novità è che il contratto è in inglese, una “prima volta” anche per gli uffici amministrativi comunali.
Il vice governatore della Ceb Carlo Monticelli, genovese, commenta: «Vogliamo dare un contributo importante agli investimenti, un contributo in linea con il mandato della banca, che da quando è nata si occupa di temi sociali: resilienza, edilizia scolastica, alloggi popolari, sanità. Noi non facciamo profitto, ma aiutiamo a perseguire gli obiettivi. Siamo la banca sociale dell’Europa. Questo è solo l’inizio di una collaborazione molto fruttuosa. Spero di essere presto di nuovo qui per siglare un altro accordo».
«Quello che abbiamo siglato oggi è un prestito davvero vantaggioso – afferma il sindaco Marco Bucci – tutto ciò ci dà l’opportunità di realizzare i lavori che servono per tutta la città, dalla manutenzione scolastica a nuove infrastrutture per i trasporti, nuove infrastrutture per aziende di trattamento rifiuti, si comincerà con i lavori pubblici, poi estenderemo i finanziamenti a trasporti e trattamento rifiuti».
La Ceb in breve
La Ceb occupa 200 persone nella sede di Parigi. Raggiunge i 4 miliardi di impieghi all’anno. È la banca di sviluppo più antica del mondo dopo la Banca Mondiale, è stata fondata nel 1959 per cercare di finanziare degli investimenti per prendersi cura dei profughi della Seconda guerra mondiale e da allora si è concentrata nel settore sociale. Il bilancio ammonta a circa 30 miliardi. La Ceb basa la propria attività su fondi e riserve propri e non riceve dagli Stati membri alcun aiuto o sovvenzione e non finanzia direttamente gli individui, ma le entità nazionali. Attualmente conta 41 Stati membri (dei 47 del Consiglio d’Europa, sono fuori tra i Paesi Ue solo Austria e Regno Unito). L’anno scorso ha finanziato l’Istituto di credito sportivo per la creazione di impianti e palestre con 150 milioni, di cui anche Genova ha beneficiato.