La Borsa di Milano ha aperto in rialzo. Il Ftse Mib segna un +0,11% a 22.346 punti. Tra i titoli in evidenza Azimut Holding guadagna l’1,78%, Unicredit sale dell’1,58%, Fca dell’1,54%. In ribasso Atlantia (-1,57%).
Anche le principali piazze europee sono partite prevalentemente con il segno più, nonostante la richiesta di rinvio sulla Brexit. Londra segna un +0,18% a 7.166 punti. Francoforte registra un +0,22% a 12.661 punti. Parigi è l’unica sotto la parità (-0,06%) con il Cac 40 a 5.663 punti.
Nei mercati asiatici gli investitori guardano agli sviluppi sul processo della Brexit. Tokyo guadagna lo 0,26%. Questa settimana, giovedì, previsto l’ultimo intervento di Mario Draghi come presidente Bce. Occhi sull’Italia e sulla manovra con un cdm convocato per oggi per sminare le tensioni nella maggioranza.
Avvio di settimana in calo per le quotazioni del petrolio sui segnali negativi che arrivano dalle trattativa tra Usa e Cina sui dazi. I contratti sul greggio Wti con scadenza a novembre perdono 11 centesimi a 53,67 dollari al barile. Il Brent cede 19 centesimi a 59,23 dollari al barile.
Nei cambi euro poco mosso sui mercati in avvio di settimana a 1,1160 dollari vicino alle quotazioni di venerdì sera. Scende la sterlina sul dollaro a 1,2938. Nei confronti dello yen la moneta unica europea passa si mano a quota 121,11.
Lo spread tra decennale Btp italiano e Bund tedesco ha aperto in leggera diminuzione a 129 punti base, rispetto alla chiusura di venerdì a 131. Il rendimento a +0,96%.