Sono stati i vincitori assoluti della scorsa edizione della SmartCup Liguria e ora sono stati selezionati per presentare la startup a Cleveland nell’evento Blockland (dal 9 all’11 dicembre), uno dei principali nel mondo in ambito blockchain.
La startup genovese Charity Wall fa parte dei 20 candidati scelti sui 1600 originari.
Charity Wall è uno strumento che, tramite la blockchain, certifica l’impiego delle donazioni per beneficenza e permette ai donatori di monitorare, commentare e verificare costantemente lo sviluppo di ogni specifico progetto sociale.
Cos’è la blockchain
Un registro delle transazioni dove i dati non sono memorizzati su un solo computer, ma su più macchine collegate tra loro via Internet, attraverso un’applicazione dedicata che permette di interfacciarsi con la catena. Blockchain significa appunto catena di blocchi. Per essere consolidato all’interno di un blocco, ogni dato, e successivamente ogni blocco prima di essere inserito nella catena, viene sottoposto a un processo di validazione. Sono “nodi“, tutti i computer fisici partecipanti alla blockchain. La validazione viene effettuata attraverso un processo chiamato estrazione dei dati, in gergo “mining“, questo processo fa eseguire a un computer fisico dei calcoli matematici molto complessi che sono necessari per dare l’ok alle operazioni.
Il ceo Luca Busolli anticipa: «Il 5 dicembre a Milano lanceremo le nuove features. Per semplificare l’incontro tra donatori e istituzioni no-profit virtuose, abbiamo creato anche un marketplace in cui le Istituzioni non profit possono indicare i progetti che hanno bisogno di essere finanziati».
Sono diversi i vantaggi di Charity Wall che hanno consentito agli ideatori di portare avanti il proprio progetto e di arrivare molto avanti ai vari concorsi a cui hanno partecipato (semifinalisti alla Global Social Venture Competition 2018, finalista al Pni Premio nazionale dell’innovazione 2018): i donatori possono monitorare costantemente lo stato di avanzamento dei progetti a cui hanno contribuito. In questo modo, hanno la garanzia dell’uso reale dei fondi raccolti. Nel portale è facile controllare l’utilizzo dei fondi grazie alle notizie pubblicate dall’istituzione non profit di riferimento, ai documenti certificati, ai contatti con una persona di riferimento e alla possibilità di commentare il progetto. Inoltre è possibile avere la certificazione di tutti i documenti su come i fondi vengono utilizzati dalle istituzioni senza scopo di lucro attraverso Blockchain, in modo che siano registrati, immutabili e disponibili per la consultazione in qualsiasi momento.
Come funziona?
Quando un donatore (questi possono essere singoli donatori o grossi donatori come aziende, fondazioni, fondazioni bancarie, famiglie filantrope) vuole finanziare un progetto o una istituzione no profit, la donazione viene inviata a un portafoglio digitale creato appositamente.
Tramite una funzionalità, i fondi verranno sbloccati direttamente ai fornitori o alle persone bisognose oggetto del progetto della onlus. Con questo flusso le onlus non riceveranno più denaro sul proprio conto corrente, ma sull’ewallet e i fondi andranno direttamente a destinazione senza intermediari.
Ogni passaggio è tracciato e certificato in blockchain ed eventualmente visibile agli stakeholder.