Piazza Affari ha chiuso in rialzo la terza seduta settimanale caratterizzata da spunti contrastanti a livello internazionale. La possibilità di un accordo tra Usa e Cina sui dazi è stata controbilanciata dall’incertezza sulla Brexit e soprattutto dall’annuncio dell’inizio dei raid turchi in Siria.
Notizie contrastanti che si sono ripercosse sull’andamento delle contrattazioni in Europa e sulla variazione finale della Borsa di Milano che in effetti ha chiuso in positivo, anche se lontana dai massimi di giornata: Ftse Mib +0,60% e 21.533 punti, All Share +0,54%.
Positivi gli energetici (Eni +0,49%, Enel +0,64%) e Telecom Italia (+3,12% a 0,5224 euro per azione) che ha beneficiato delle ipotesi sulla valorizzazione delle attività di elaborazione dei dati. Ben intonati anche gli industriali (Ferrari +0,71%, Fca +0,61%), poco mossa Juventus Fc (-0,11%). Per quanto riguarda i finanziari, infine, Unicredit vicina ai valori della vigilia a 10,16 euro, Intesa Sanpaolo +0,84%, mentre Mediobanca e Generali, al centro delle attenzioni di Leonardo Del Vecchio, hanno chiuso in crescita rispettivamente dello 0,16 e dello 0,48%.
I cambi: l’euro chiude sotto quota 1,10 dollari, il biglietto verde si apprezza sullo yen e la sterlina è sempre debole. La moneta europea passa di mano a 1,0980 dollari e 117,88 yen.
Dollaro/yen a 107,38.
Petrolio in rialzo con il Wti che si porta a 53,3 dollari (+1,3%).
Lo spread Btp/Bund si attesta sui 153 punti base. Il decennale italiano rende lo 0,97%.