Chiusura in rosso per le principali Borse europee, penalizzate dal caos Brexit e dalle incertezze sul futuro dei negoziati Usa-Cina sul commercio. La maglia nera va a Parigi (-1,18%), a 5.456 punti, seguita da Francoforte (-1,05%) a 11.970 punti e Londra (-0,76%) a 7.143 punti.
Anche Milano termina la seduta con il segno meno, calo in parte dovuto anche dalla flessione, superiore alle stime, del dato sulle vendite al dettaglio e dal rialzo dello spread Btp/Bund a 154 punti. Il Ftse Mib perde così l’1,14% a 21.405 punti. All Share chiude a 23.327,45 punti a -1,06%.
A piazza Affari negativi gli energetici (Enel -1,07%, Eni -0,86%), i finanziari (Intesa Sanpaolo -1,04%, Generali ha limato lo 0,14%, Unicredit -1,17%), con l’eccezione di Ubi (+0,51%) e Banco Bpm (+0,57%), che continuano a beneficiare delle ipotesi relative a una loro possibile integrazione. Deboli anche gli industriali: Fca (-1,01%), Ferrari (-1,28%), Cnh -2,02%.
Tra i rialzi, continua il buon momento di Juventus Fc (+0,23%), ancora forte della vittoria in campionato contro l’Inter, mentre Telecom Italia ha guadagnato lo 0,42% sulla notizia circa un possibile interesse in Brasile per alcuni asset di Oi. Infine, sul resto del listino si segnala la flessione di oltre un punto percentuale di Mediaset nonostante l’annuncio dell’accordo con Netflix.
I cambi: l’euro arretra a 1,0954 e a 117,33 yen. Dollaro/yen giù a 107,13. Petrolio in ribasso: il Wti a novembre segna un -0,97%, mentre il Brent a dicembre -0,84%.