Sensibilizzare i genovesi sulla cura degli occhi e sulla qualità della visione e, soprattutto, sull’importanza della prevenzione oftalmologica. Un tema di cui si parla ancora troppo poco e che difficilmente entra a far parte del dna delle persone.
La Giornata mondiale della Vista, che si celebra giovedì 10 ottobre, vuole invece spostare l’attenzione proprio su queste tematiche. E a Genova il Comune, l’istituto David Chiossone onlus e Uici Liguria (Unione italiana ciechi e ipovedenti) uniscono le forze per diffondere il messaggio di sensibilizzazione nel corso di un’intera settimana: da sabato 5 a domenica 13 ottobre sono in programma in città una serie di eventi che abbracceranno scienza, cultura e spettacolo.
«Non a caso, in questi giorni, alcune delle principali statue cittadine, come quella di Garibaldi a de Ferrari, portano sugli occhi una benda gialla, fornita dall’Oms − descrive il vicesindaco Stefano Balleari − L’intento è proprio quello di porre più attenzione al tema e di sensibilizzare il più possibile i cittadini».
L’istituto David Chiossone ha festeggiato l’anno scorso i 150 anni dalla sua fondazione a Genova. Oggi è un centro di eccellenza nazionale nel campo della riabilitazione visiva. Opera in convenzione con il Ssn dal 1992 e collabora con l’ospedale Gaslini, l’Istituto italiano di tecnologia e il Cnr.
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Al centro dell’iniziativa, dunque, prevenzione e riabilitazione delle patologie visive, a tutte le età. Con una particolare sensibilità a quelle più avanzate, a maggior ragione in una delle città più vecchie d’Italia come Genova: «Il tema dell’ipovisione riceve poca attenzione − spiega Claudio Cassinelli, presidente del David Chiossone − Solitamente, quando si tratta di terza età, ci si concentra di più su altri aspetti sanitari, come la cardiologia e le patologie neurologiche. Ma un altro aspetto altrettanto importante è quello della salute degli occhi: la persona che perde la vista, in parte o totalmente, perde la propria autonomia e subisce un declino fisico e mentale accelerato. Non legge, non esce di casa, diventa pian piano sempre più dipendente dagli altri. E ciò è negativo, per se stessa, per le persone che la circondano, per la società».
I dati parlano chiaro: oltre un terzo degli anziani soffre di limitazioni visive almeno moderate. Secondo l’Istat (dati 2017), in Italia il 43% delle persone sopra i 75 anni soffre di disabilità visive moderate o gravi, il 33,4% dai 65 anni in su e il 17,6% dai 15 anni. I numeri rischiano però di sottostimare il fenomeno dell’ipovisione, considerando che, come sottolineato da Cassinelli, l’insorgenza delle patologie visive nella terza età si somma spesso ad altri disturbi di salute e alla rapida riduzione dell’autonomia globale.
L’unica strada da percorrere è quindi quella preventiva: «con visite di controllo ed eventuale riabilitazione − ricorda Cassinelli − Il declino visivo si può contrastare, ed è bene saperlo. La riabilitazione visiva è garantita dal Sistema sanitario nazionale e gli ambulatori del Chiossone, fondazione privata convenzionata, forniscono prestazioni a carico del Ssn, per mantenere o recuperare la propria autonomia visiva. Ci avvaliamo di varie tecnologie e sistemi di informatica, video-ingranditori, strumenti innovativi per l’attività domestica e per la mobilità, ma anche il semplice bastone bianco o altri ausili per essere autonomi nei vari aspetti della vita quotidiana».
Fondata a Genova nel 1920, l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti onlus-aps si occupa dell’integrazione sociale, lavorativa, scolastica delle persone ipo e non vedenti. In Liguria l’associazione si occupa anche della prevenzione oftalmica dei bambini e delle patologie principali che colpiscono gli adulti. Nella sede di genova si svolgono anche corsi e viene fornita assistenza. Il consiglio regionale coordina il lavoro di 5 sezioni territoriali (4 province e Chiavari), rappresentando circa 3 mila persone aventi diritto ad assegno di accompagnamento e pensione e lavorando anche per tutti coloro che, pur non considerati ipovedenti gravi, hanno comunque notevoli difficoltà per gravi patologie oftalmiche.
Tutto ciò aiuta a «continuare ad avere una vita», come sostiene Arturo Vivaldi, presidente Uici Liguria: «Il nostro compito è quello di mettere a disposizione di queste persone gli strumenti adeguati per far loro vivere una vita il più autonoma possibile: ausili per leggere, per muoversi, per cucinare, o altro. Ma non solo: ci rivolgiamo anche a chi è vicino a queste persone, come familiari o amici, spiegando loro come poter aiutare chi è affetto dalle patologie visive e in che cosa consistono le varie malattie».
Una settimana di eventi a Genova
Per sensibilizzare il più possibile la città su questi temi, Istituto Chiossone e Uici Liguria hanno scelto un approccio innovativo, combinando scienza e prevenzione con curiosità e intrattenimento, coinvolgendo una variegata rete di partner sul territorio, quali Costa Edutainment, associazione Amici dell’Acquario, Accademia del Chiostro e Clinica Oculistica dell’Università di Genova.
Il primo appuntamento in programma è per sabato 5 e domenica 6 ottobre, all’Acquario di Genova: l’iniziativa Occhi nel blu permetterà ai visitatori, grandi e piccoli, di immergersi in una speciale animazione guidata alla scoperta di come vedono e si orientano alcune specie di organismi marini nel loro habitat acquatico. Il percorso parte dalla vasca degli squali alle 11,30, 15,30 e 16,30.
La Clinica Oculistica Universitaria dell’ospedale San Martino-Irccs svolge attività di didattica, assistenza e ricerca ed è internazionalmente riconosciuta per i risultati ottenuti e per l’altissima qualità dell’assistenza sanitaria e del continuo lavoro per la prevenzione e la riabilitazione dell’handicap visivo. La Clinica è anche un centro di eccellenza dell’aggiornamento professionale, organizzando regolarmente corsi e seminari con attrazione nazionale e internazionale. Offre consulenza specialistica per cataratta, cornea, ipovisione, glaucoma, neuroftalmologia, ortottica, chirurgia del vitreo e della retina, oculoplastica, retina medica e maculopatie, trapianto di cornea a tutto spessore e lamellare, uveiti, strabismo, superficie oculare, chirurgia refrattiva con laser a eccimeri e femtosecondi, crosslinking per cheratocono. Da vari anni è centro di riferimento riconosciuto dalla Regione Liguria per l’espianto e il trapianto della cornea, per le malattie rare relativamente alle patologie oculari e centro di riferimento per l’ipovisione e per la retinite pigmentosa.
«In questo programma − commenta Carlo Traverso, direttore della Clinica Oculistica dell’ateneo − emerge l’importanza del fare gruppo: unendo priorità e competenze, l’evento si sviluppa in modo evidente, completo, e si raggiunge il maggior numero di persone. Ognuno, cittadini in primis, si deve responsabilizzare, soprattutto sull’importanza della prevenzione, che è ancora troppo poco nel dna delle persone, e non solo in termini oftalmologici».
Giovedì 10 ottobre, Giornata mondiale della Vista, l’auditorium dell’Acquario di Genova ospiterà la conferenza spettacolo Ipovisione: la città con altri occhi. Si inizia alle 17 con l’ouverture La musica oltre il buio, insieme all’orchestra d’archi dell’Accademia del Chiostro, che, diretta dal maestro Massimo Vivaldi, con la violoncellista Anastasia D’Amico, eseguirà bendata brani scelti da Bach e Haendel. Alle 17,30 una conferenza scientifica, organizzata in collaborazione con la Clinica Oculistica Dinogmi, approfondirà l’importanza della prevenzione primaria e secondaria, le principali patologie causa di disabilità visiva nell’età adulta, e la prevenzione terziaria con il ruolo centrale della riabilitazione per raggiungere l’autonomia quotidiana. Parteciperanno Carlo Traverso ed Elisabetta Capris, responsabile del Centro di riabilitazione visiva dell’Istituto Chiossone. Ad arricchire il dibattito, il commento partecipato dell’attore comico Alessandro Bergallo “Dal punto di vista dell’ipovedente”.
La settimana si concluderà con due giornate dedicate ai nonni: sabato 12 e domenica 13 ottobre Porta la Nonna a Dialogo nel Buio, la mostra-percorso sensoriale, allestita sulla chiatta nella Darsena di Genova, dove i visitatori compiono un viaggio in totale assenza di luce accompagnati da guide non vedenti. L’esperienza (per l’occasione a ingresso ridotto per nonni e nipoti) sarà arricchita da un’esposizione di supporti per la lettura dedicati a chi ha la vista fragile, con la consulenza degli esperti.