La Borsa di Milano continua a beneficiare della fiducia degli investitori verso il nuovo governo giallo-rosso, che oggi giurerà al Quirinale. Piazza Affari apre dunque in rialzo, con il Ftse Mib che guadagna lo 0,53% a 21.853 punti.
Anche a livello europeo i mercati aprono positivi, spinti da uno scenario globale di allentamento delle tensioni geopolitiche, sia tra Usa e Cina, che hanno annunciato una ripresa dei colloqui, sia da Hong Kong e sul fronte Brexit, dopo la doppia sconfitta di Boris Johnson al Parlamento. La migliore è la Borsa di Francoforte (+0,77%) a 12.117 punti, seguita da Parigi (+0,68%) a 5.569 punti. Piatta Londra a 7.311 punti, con gli investitori in attesa di avere un quadro più chiaro proprio sulla Brexit.
Anche la Borsa di Tokyo balza in avanti dopo l’annuncio dell’avvio di negoziati commerciali tra Usa e Cina e l’allentarsi delle tensioni a Hong Kong: l’indice Nikkei sale del 2,12%, a 21.085,94 punti, mentre l’indice Topix guadagna l’1,84% a 1.534,46 punti.
Ancora in riduzione lo spread Btp/Bund, sotto la soglia dei 150 punti base: il differenziale nei primi minuti è indicato a 149 pb, con un rendimento dei decennali italiani che continua a oscillare sui minimi storici, allo 0,83%.
Tornando a piazza Affari, bene gli industriali, in particolare Fca (+1,82%) e Leonardo (+1,47%). Sale anche St Microelectronics (+2,85%), per ora la migliore del listino principale. In ribasso Enel (-0,68%), Amplifon (-0,67%) e Diasorin (-0,55%).
I cambi: poco mosso l’euro sul dollaro, la moneta unica vale nei primi scambi 1,1023 dollari (in lievissimo calo rispetto a 1,1031 della quotazione di ieri sera dopo la chiusura di Wall Street) e 117,37 yen.
Il prezzo del petrolio mantiene in nottata i guadagni registrati nella giornata di ieri. Il greggio Wti, dopo il balzo del 4,3%, ha perso appena 5 centesimi, portandosi a 56,21 dollari al barile. Il Brent quotato a Londra si è mantenuto sopra i 60 dollari al barile, arretrando di 6 centesimi rispetto al +4,2% di ieri.