Sono sette i nuovi membri del Consorzio dell’olio extravergine di oliva Dop Riviera Ligure. Eccoli:
A Pompeiana, in provincia di Imperia, c’è l’Azienda Agricola Bassan. Condotta da Demis Bassan e famiglia, in quello che era un fertile fondo di origine romano ligure, in uno spazio fertile e toccato da un clima invidiabile, belvedere a poche centinaia di metri dal mare. Bassan punta sui crus, ovvero sulla produzione di olio da una determinata regione vocata. Nel caso si ricordano i terrazzamenti di Costa Panera e quello delle Chiuse. E altri ancora, con caratteristiche diverse per altitudine ed esposizione. Sarà sempre olio Dop Riviera Ligure-Riviera dei Fiori, con declinazioni legate al recupero di fasce e fasce olivate di Taggiasca.
Sempre in provincia di Imperia c’è l’Azienda Agricola Cà Sottane, tra Borgomaro e Candeasco. E sempre al centro di secolare fondo agricolo di origine romano ligure. Duemila anni di storia che si riflettono nell’entusiasmo sincero di Laura Russo. L’azienda di famiglia ha il suo centro vitale in un agriturismo con ristorante e, dunque, in una cucina ove regna mamma Brigitte. Cucina e olio extravergine Dop Riviera Ligure: un connubio costante.
Conoscenza dell’olio di oliva, orizzonti produttivi e commerciali, grande storia industriale di Imperia si concentrano in una vicenda quasi centenaria con la ragione sociale Amoretti & Gazzano nel Dianese. Una vicenda di antichi frantoi ad acqua recuperati lungo il rio San Pietro e olivi il cui frutto veniva molito in quei “gunbi”. Diano San Pietro, i gunbi del Ponte e da qui l’olio dei parilla. Una storia tutta italiana, di creatività, invenzione, tecnica, di storiche moto da competizione, oggetto di culto per gli appassionati e un amore nuovo e sorgivo per un luogo di delizie, lungo le fertili terrazze olivate in quel di Diano Borganzo.
Si va poi nel territorio della sottomenzione Riviera del Ponente savonese con la rilevante voce della Cooperativa Olivicola di Arnasco. Una realtà che va ammirata, per un percorso compiuto in anni di fatica e convinzione. Percorso che va osservato come un modello, perché ha caratterizzato un vero e proprio recupero non solo degli oliveti e dei muri a secco dei terrazzamenti, ma anche di una comunità, di un “fare insieme”. Per questo gli associati alla Cooperativa sono aumentati in modo esponenziale, il territorio vive da anni una nuova primavera, valorizzando tra l’altro cultivar di olivo locali, come l’Arnasca e lo stesso abitato. Arnasco è divenuto nel tempo un luogo di riferimento anche per lo studio e l’insegnamento della tecnica del muro a secco, oggi patrimonio immateriale dell’Umanità per l’Unesco.
Si rimane in provincia di Savona con l’Azienda Agricola Amerio Andrea. Ancora un giovane, ancora attività di famiglia, diversificata nella piana di Albenga, ancora amore per gli olivi. In questo caso il segno distintivo è la biodiversità. La cultivar Taggiasca, presente per il 50% nella composizione dell’olio Dop Riviera Ligure-Riviera del Ponente Savonese, si affianca a varie altre cultivar che Andrea coltiva con passione e volontà di recupero. Spicca la classica Colombara, ma soprattutto sono interessanti Olivotto e Carparina. Quest’ultimo è “l’olio delle Alpi”, una rarità che alligna solo in uno spazio tra Ortovero e Pietra Ligure, per quanto altri esemplari isolati punteggino il territorio ligure.
Sull’arco lungo della Liguria, si va a Vezzano Ligure, luogo strategico tra val di Vara e val di Magra. Qui si trova l’agriturismo Il Giardino a Villa de Nobili. Una tenuta storica che è di per sé un racconto, tra magione signorile e case coloniche in cui il tempo sembra essersi fermato. Costituito da sette ettari di olivi e vigneto, l’oliveto è caratterizzato dalla biodiversità tipica del Levante: Razzola, Leccino e varie altre specie olivicole selezionate, tali da offrire ogni anno un prodotto come l’olio extravergine di Oliva Dop Riviera Ligure-Riviera di Levante.