Ammontano a 100 le famiglie che sono state espropriate perché interferite dal tracciato della gronda e 35 le aziende che sono state trasferite, grazie alla Legge regionale del Pris (programma regionale di intervento strategico) in base alla quale il soggetto attuatore (Società Autostrade) ha riconosciuto indennizzi per un totale di 53 milioni di euro. Finanziamenti che rischiano di diventare inutili in caso di bocciatura della Gronda, da parte del ministro Toninelli a cui si deve aggiungere la beffa per tutte le famiglie e le imprese che sono state espropriate.
Lo ricordano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, rispetto alla notizia di ieri sera relativa all’analisi costi-benefici che avrebbe messo una pietra tombale sull’attuale tracciato della gronda autostradale.
Ammontano a 38 gli accordi sottoscritti in questi anni tra proprietari delle aziende e utilizzatori per un totale di 28 milioni di indennizzi riconosciuti grazie alla legge Pris; a cui si aggiungono i 25 milioni erogati ai residenti nei 100 immobili. Un lavoro lungo condotto da Regione Liguria nell’arco di 4 anni che si sta concludendo con la sottoscrizione dell’accordo definitivo previsto nei prossimi mesi, che comprende sia le abitazioni interferite dalla Gronda, sia le imprese che hanno potuto proseguire l’attività ricollocandosi grazie al supporto degli indennizzi Pris.
«Abbiamo incontrato tutte le famiglie degli interferiti della gronda – dicono Toti e Giampedrone – e con tutti abbiamo trovato un accordo soddisfacente per entrambe le parti che ad oggi cade nel vuoto, rendendo vane le iniziative assunte da Regione Liguria per tutelare i soggetti interferiti e sprecati gli stanziamenti attivati per ricollocare tali soggetti. A questo punto sarà il ministro Toninelli ad andare a spiegare loro quello che sta accadendo».