È l’unico caso in Italia in cui un pezzo di mare è di proprietà di un’amministrazione comunale. Un’eredità storica visto che qui si facevano le navi della Repubblica di Genova. La Darsena, ossia quello spazio compreso tra il bacino dei Rimorchiatori Riuniti e il Museo del Mare, cambia volto. Una rigenerazione degli spazi realizzata grazie agli investimenti di chi è già presente sull’area, ma che, a giudicare da quanto ascoltato e riferito dal Comune, che ha fatto da collante e facilitatore per il progetto, necessitava di un ridisegno funzionale alle esigenze di chi ci lavora.
«Grazie alla nuova sistemazione − dice il sindaco Marco Bucci − potremo recuperare la parte turistica che dal Porto Antico arriva alla Stazione Marittima, anche in vista dell’apertura del Museo dell’Emigrazione e della riqualificazione di Hennebique e Ponte Parodi.
La prima a muoversi è stata Arco 89 Diving and Sailing Services, impresa che è stata spostata al Cembalo, con pontili galleggianti sistemati in calata Andalo Dinegro, tra le barche dell’Istituto Nautico e quelle della polizia di Stato.
Lo spazio lasciato da Arco 89 consentirà di rimuovere la chiatta ancorata alla banchina e ai Rimorchiatori Riuniti di allargarsi per un nuovo attracco. Nel bacinetto, oggi destinato al carenaggio e al refitting dei rimorchiatori e delle imbarcazioni private, vengono svolte attività cantieristiche usando ancora tecniche antiche, manuali e scenografiche: la manovra di inversione con tonneggio dei natanti per il posizionamento e la messa in galleggiamento in uscita. Verranno posati dei cartelloni esplicativi e riqualificato il molo antico, rendendolo fruibile con visite guidate.
L’Associazione pescatori liguri, che dal 2013 utilizza il chiosco adibito alla vendita del pescato, realizzeranno un altro chiosco per l’elaborazione e la somministrazione del pesce, in particolare sarà usato per la stagionatura, la marinatura e altre lavorazioni delle acciughe e la vendita del classico “cono” di street food. «L’investimento − spiega Daniela Borriello, presidente dell’Associazione − ammonta a 100 mila euro, di cui 50 mila arrivano da fondi europei da spendere entro l’estate 2020. Il resto è a spese dei pescatori stessi».
«Inoltre − spiega Simonetta Cenci, assessore all’urbanistica del Comune di Genova − abbiamo fatto costruire dei contenitori per le reti che da settembre-ottobre saranno usati come deposito». Il Comune di Genova in tutto questo di occuperà della mano d’opera per gli spostamenti e delle opere di servizio alla risistemazione.
Lo spazio giochi per bambini, attualmente accanto al Bacinetto, sarà arretrato vicino al Museo del Mare, insieme all’allestimento “Before I die”, in cui i passanti sono invitati a scrivere un desiderio da realizzare o un semplice messaggio.
L’ultimo tassello a muoversi sarà la chiatta di Dialogo nel buio, oggi di fronte al Muma, ma probabilmente con un futuro vicino all’Acquario di Genova, visto che c’è già il biglietto integrato. Al posto della piattaforma galleggiante, che ha anche bisogno di manutenzione, verranno ormeggiate delle imbarcazioni storiche nell’ottica di rendere tutto più coerente con il Museo del Mare.
Tutto dovrà essere pronto per la primavera 2020.