Nasce a Genova il primo acceleratore di startup del Mediterraneo interamente dedicato alla filiera della blue economy. Entro l’anno il progetto troverà la sua sede fisica a Palazzo Verde, i cui lavori di ristrutturazione dovrebbero essere completati a settembre. Qui le startup che propongono attività legate al mare troveranno un supporto imprenditoriale per dare gambe al proprio business, individuando soluzioni e target migliori a seconda dell’andamento del mercato di riferimento.
Il progetto si deve alla collaborazione tra Comune di Genova e Deloitte Officine Innovazione, tra le principali realtà attive nei servizi professionali alle imprese, con particolare specializzazione proprio al settore blue: l’accordo è stato firmato oggi, nella sede della Camera di commercio di Genova, tra l’assessore comunale allo Sviluppo economico Giancarlo Vinacci e Cristiano Camponeschi, partner Deloitte Officine Innovazione. «L’asset più importante della città – dichiara l’assessore – è senza alcun dubbio quello legato all’economia del mare inteso nel senso più ampio. Genova darà i natali al primo acceleratore “blu” dedicato alle startup che abbiano avuto già una prima traction e un team sicuro del proprio modello di business e che siano pronte al salto di qualità. Per questo motivo l’esperienza e il network mondiale di Deloitte potranno amplificare rapidamente la diffusione delle opportunità innovative del settore».
«Il nostro ruolo è quello di capire le aziende e comprendere la loro necessità di innovazione, fornendo loro, con un approccio di open innovation, soluzioni per implementare e innovare il loro business», spiega Camponeschi.
L’obiettivo è quello di fare di Genova il nuovo hub nazionale e internazionale dell’innovazione nel settore “blue”, con particolare attenzione ai nuovi campi dell’economia del mare. Nel concreto, sarà la società in house del Comune di Genova Job Centre srl a mettere in contatto e riunire, utilizzando la piattaforma Hub2Work, soggetti finanziatori e startup, consentendo la realizzazione di progettualità e proponendo soluzioni, monitorando allo stesso tempo gli andamenti del mercato legato all’economia del mare. «La startup – sostiene Vinacci – troverà le strutture che fanno capo al Comune e al nostro partner, oltre a quelle che fanno capo ai progetti europei, quindi tutta una serie di figure con cui sondare i mercati e capire cosa è meglio fare per compiere il salto di qualità. L’acceleratore è aperto a un ampio parterre di imprese, e non solo da Genova».