Arpal, su mandato di Regione Liguria, andrà in esplorazione subacquea lungo le coste da Sarzana a Ventimiglia alla ricerca di nuovi siti a elevata valenza naturalistica, di nuovi percorsi e punti di attrazione ancora poco valorizzati per il diving.
Nella nostra regione, secondo lamialiguria.it, si contano 33 centri diving: 13 in provincia di Genova, 11 in quella di Savona, 6 a Imperia e 3 alla Spezia.
È quanto prevede la convenzione, approvata dalla giunta regionale e che sarà firmata dai due enti, che, nell’ambito del progetto europeo di cooperazione Marittimo 2014-2020 Neptune, ha come obiettivo generale quello di attuare una strategia transfrontaliera condivisa per la gestione di percorsi sommersi di alto valore naturale e culturale, per migliorare la conservazione e lo sviluppo del patrimonio sommerso a cavallo tra Italia e Francia.
Regione Liguria ha stanziato per questo 55 mila euro a favore di Arpal.
«Questo progetto – spiega l’assessore all’Ambiente Giacomo Giampedrone – è una delle prime attività progettuali sviluppate per dare corpo al protocollo di intesa per la promozione del Distretto Ligure della Subacquea, che vuole costituire un sistema delle attività subacquee professionali e ricreative: siamo convinti che mettere a sistema le diverse realtà della subacquea in Liguria possa valorizzare appieno il grande potenziale dei nostri ambienti sommersi».
La Liguria offre agli appassionati di subacquea un mondo sottomarino in parte ancora da esplorare, con punti di immersione di interesse naturalistico, ma anche relitti affondati: «Le Aree marine protette sono già conosciute e fruite dai diver, ma c’è ancora molto da scoprire – sostiene l’assessore – Per questo vogliamo andare alla ricerca di siti di grande interesse naturalistico al di fuori di quelli già conosciuti e praticati. In questo modo arricchiamo la mappa della Liguria di punti di interesse e di attrazione per un mercato di nicchia, ma molto proficuo dal punto di vista turistico. Oltre a questo, miglioriamo la conoscenza delle nostre coste per tutelare ancora meglio di quanto stiamo già facendo il nostro ambiente».
Oltre alla realtà internazionale del Santuario dei Cetacei e ai 26 siti di importanza comunitaria, il mar Ligure vanta oggi la presenza di 6 tratti di mare inclusi in aree marine protette nazionali o regionali. Di questi, 4 fanno parte di parchi nazionali esistenti o previsti dalla legge nazionale per la difesa del mare (legge 979/1982): l’area naturale marina protetta di Portofino, con innumerevoli punti di immersione da cui scoprire fondali popolati da gorgonie, coralli rossi e spugne, e quella delle Cinque Terre, che custodisce il raro corallo nero e le secolari praterie sottomarine di Posidonia sono una realtà consolidata, mentre quelle dell’Isola Gallinara e dell’isola di Bergeggi sono in corso di istituzione. Recentemente, altre due zone marine sono state inserite nei parchi naturali regionali dei Giardini Botanici Hanbury (Capo Mortola) e di Portovenere.