1.905 addetti tra diretti e indotto e 71 milioni di euro di spese per il personale. Sono i dati che descrivono, in sintesi, l’industria farmaceutica in Liguria, secondo il volume “Indicatori farmaceutici” diffuso in occasione dell’ultima assemblea di Farmindustria.
Una presenza, quella farmaceutica, che in Italia è fortemente concentrata in cinque regioni: Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna Veneto. Da sole determinano quasi il 90% dell’occupazione totale, pari a 145.600 persone circa tra diretti e indotto, per una spesa complessiva di 7 miliardi di euro. Nella nostra regione l’industria farmaceutica stretta impiega 419 persone, per 31 milioni di euro di spesa per il personale, mentre nell’indotto sono impiegati 1.486 addetti (40 mln euro di spesa).
Nel 2018 il commercio estero farmaceutico in Liguria è valso 245 milioni di euro e ha registrato un’imponente variazione rispetto all’anno precedente (+178,7%), la maggiore d’Italia. Resta comunque un valore che pesa solo per lo 0,9% sul totale delle esportazioni italiane (25,9 miliardi, +4,7%) e per il 3,6% sulla manifattura complessiva della regione. I valori più alti si registrano, ancora una volta, nel Lazio (9 miliardi), Lombardia (6,8 mld) e Toscana (2,8 mld).
In calo nella nostra regione le importazioni farmaceutiche (-0,8%), che nel 2018 hanno raggiunto il valore di 50 milioni di euro. In Italia l’import vale 24,7 miliardi ed è in crescita del 9%.
Per quanto riguarda invece il valore degli investimenti in ricerca e sviluppo è la Lombardia la prima regione in Italia, seguita da Emilia-Romagna, Lazio, Toscana e Veneto. Le stesse regioni sono anche le prime cinque in Italia per numero di addetti alla ricerca e sviluppo.