La sede del Center for Human Technologie dell’Istituto Italiano di Tecnologia è stata ufficialmente inaugurata al Great Campus parco scientifico tecnologico di Genova.
Nel centro di ricerca, coordinato da Cristina Becchio, Stefano Gustincich e Andrea Cavalli, verranno studiate nuove tecnologie per migliorare la salute dell’uomo.
Il Cht ospita 300 persone distribuite nei 5 piani dell’edificio B di via Melen sulla collina degli Erzelli.
L’inizio delle attività del centro avviene a un anno e otto mesi dal via libera della giunta regionale che ha conferito alla Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico circa 15 milioni di euro per l’acquisto degli spazi. I fondi erano giunti in attuazione all’accordo di programma stipulato nel 2015 tra ministero dello Sviluppo Economico, Regione Liguria, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia spa), Filse, Istituto Italiano di Tecnologia, Università degli Studi di Genova e Comune di Genova.
«In un territorio colpito da calamità di origini diverse – dice il presidente dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Gabriele Galateri di Genola – siamo oggi, finalmente, a condividere una notizia positiva: l’inaugurazione di un centro che offrirà occupazione diretta e attraverso l’indotto e che, con il lavoro dei propri ricercatori contribuirà, ci auguriamo, in modo determinante a migliorare la vita dell’uomo attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie».
Le linee portanti delle attività del Centro sono le tecnologie centrate sull’essere umano, come lo screening genetico, lo studio dei processi cognitivi, le diagnostiche per immagini e i modelli computazionali avanzati. In particolare, si svilupperanno tecniche diagnostiche basate su nuovi metodi di microscopia ottica ad altissima risoluzione, tecniche genetiche per la previsione di malattie, modelli numerici per nuovi farmaci e sistemi di interazione uomo-macchina di ultima generazione. La struttura vedrà la presenza di circa 300 persone (270 ricercatori e tecnici, 30 amministrativi) che occuperanno uno spazio totale di circa 8000 metri quadri commerciali distribuiti su 5 piani. Il reclutamento di nuovi ricercatori avverrà attraverso bandi internazionali, costituendo un nuovo polo di forte richiamo per ricercatori provenienti da tutto il mondo.
Il Center for Human Technologies mira a coinvolgere investitori e aziende che operano nel settore della salute. La struttura sarà connessa sia a livello internazionale sia sul territorio, grazie ai rapporti di collaborazione già in essere, con tutte le iniziative pubbliche e private attive nel campo della ricerca, della tecnologia e dell’innovazione.
«Sono stati necessari 2 anni mezzo di duro lavoro per arrivare all’inaugurazione di questo centro, fortunatamente siamo in un buon territorio dove abbiamo trovato ogni realtà molto collaborative. Questo è un territorio colto, mi tengo ben stretto questa liguria che il posto migliore dove far crescere qualcosa di World Class», dichiara Roberto Cingolani, direttore scientifico uscente dell’IIT.
L’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) è una fondazione finanziata dallo Stato che promuove lo sviluppo tecnologico con l’obiettivo di sostenere l’eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata per favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale. L’attività di ricerca di Iit è caratterizzata da una forte multidisciplinarietà e afferisce a quattro aree scientifiche: robotica, scienze computazionali, tecnologie per la scienza della vita e nanomateriali. Lo staff complessivo di Iit conta 1700 persone provenienti da oltre 60 Paesi, l’età media è di 35 anni, il 42% è composto da donne e il 49% dei ricercatori proviene dall’estero. Ad oggi IIT conta un quartier generale a Genova e 11 centri di ricerca distribuiti sul territorio nazionale, oltre a 2 outstation all’estero (presso Harvard Medical School e Mit in Usa). La produzione di Iit ad oggi vanta oltre 12000 pubblicazioni, circa 300 progetti europei e 32 progetti Erc (European Research Council), quasi 800 titoli di brevetti attivi, 20 start up costituite e più di 30 in fase di lancio. Inoltre l’Istituto ha creato 15 laboratori congiunti con realtà pubbliche e private di rilevanza nazionale ed internazionale.