Le principali Borse europee aprono in rialzo la prima seduta settimanale, dopo i dati del Pil della Cina, in linea con le attese. I listini non sembrano essere preoccupati per lo stato di salute dell’economia cinese, in attesa che venga definito il contenzioso con l’Usa sul commercio internazionale.
Aprono dunque positive Francoforte (+0,19%) e Parigi (+0,15%), piatta Londra a +0,01%. Anche Milano apre le contrattazioni in rialzo, con il Ftse Mib che avanza dello 0,25% a 22.238 punti. Borsa di Tokyo chiusa per festività.
A piazza Affari alle prime battute spicca Juventus, che avanza del 2,28% in attesa dell’arrivo a Torino di Matthijs De Ligt, dopo l’accordo con l’Ajax per 70 milioni di euro, secondo la stampa specializzata. Bene anche Buzzi Unicem (+1,68%) e Recordati (+1,4%). In evidenza anche Leonardo (+1,33%). Positivi i bancari, complice anche la riduzione dello spread Btp/Bund, che si porta intorno ai 191 pb, anche grazie alla conferma da parte di Dbrs del rating sull’Italia (BBB) con outlook stabile.
I cambi: l’euro scambia a 1,1271 dollari contro 1,1253 dollari di venerdì in chiusura. Euro/yen a 121,76 yen e dollaro/yen a 108,01. In lieve ribasso il prezzo del petrolio. Dopo la corsa della scorsa settimana, il barile di Wti ha perso 14 centesimi, scendendo a 60,07 dollari. L’uragano Berry atteso sulle coste degli Stati Uniti ha provocato la sospensione di una parte dei pozzi del Golfo del Messico, ma non ha causato i danni attesi. I dati sul Pil cinese, i più bassi degli ultimi 27 anni, hanno peraltro indebolito le quotazioni. A Londra il Brent è sceso di 6 centesimi a 66,66 dollari al barile.