Mercati prudenti per il venir meno dell’aspettativa di un’aggressiva mossa della Fed a fine mese. Attesa anche per le audizioni al Congresso di Jerome Powell, che si terranno a partire da domani.
Piazza Affari apre così in calo, con l’indice Ftse Mib che in avvio segna -0,21% a quota 21.930. Parte debole anche l’Europa: Londra ha aperto in ribasso dello 0,21%, Parigi dello 0,19% e più pesante Francoforte, che scende in partenza dello 0,85%. Sul fronte asiatico, chiusura il lieve rialzo per la Borsa di Tokyo, con il Nikkei che avanza dello 0,14% a 21.565,15.
Sulle prime battute, a Milano spicca il rosso di Fineco, dopo la vendita dell’ultima quota da parte di Unicredit (piatta in avvio) a 9,85 euro per azione con uno sconto del 4,4% rispetto al prezzo di chiusura di Borsa di lunedì: il titolo della banca multicanale cede il 2% mantenendosi di qualche frazione sopra quota dieci euro. Deboli anche Cnh (-1,7%), con Saipem, Pirelli e Prysmian, che cedono un punto e mezzo. In rialzo di oltre l’1% Hera e Terna.
Apre in calo anche il prezzo del petrolio: il timore di un rallentamento dell’economia globale, per le crisi geopolitiche pesa più di quello per il calo dei rifornimenti, sempre legato alle crisi geopolitiche. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti arretrano di 16 cent a 57,50 dollari e quelli sul Brent calano di 6 cent a 64.05 dollari al barile.
I cambi: la moneta europea passa di mano a 1,1211 dollari e 121,94 yen. Dollaro/yen avanza a 108.77.
Poco mosso lo spread Btp/Bund, indicato in avvio a 215 pb. Il rendimento del Btp decennale benchmark resta all’1,79%.