Governativi Usa ancora in calo dopo le parole di Powell. La Fed è preoccupata delle conseguenze della guerra commerciale e lascia spazio per un taglio dei tassi forse già da luglio. Azionario positivo ma non brillante dopo i deboli dati Adp relativi alle nuove assunzioni del settore privato.
Entra in territorio di correzione il petrolio che dei massimi cede il 20% passando da oltre 66 dollari al barile a poco più di 51 dollari al barile. La domanda di petrolio è sotto pressione a causa delle preoccupazioni relative alle tensioni della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il report dell’Energy Information ha registrato un incremento significativo delle scorte contrariamente a quanto atteso dagli analisti portando ulteriore pressione sulla materia prima.
Continua la corsa dell’oro supportata prima dalla ricerca di protezione dalla volatilità e da ieri dalla possibilità di un ribasso dei tassi da parte della Fed a partire da luglio.
Negli Stati Uniti recuperano le banche grazie a un “irripidimento” della curva che contrasta gli effetti negativi di un possibile prossimo ribasso dei tassi.
Sul mercato continua a pesare la fragilità economica globale.