Torna, sabato 8 e domenica 9 giugno, la “Festa delle Rose” a Busalla. Un evento ormai consolidato, giunto alla sua 17ª edizione e che, accanto alla mostra-mercato dislocata lungo le vie del centro, si arricchisce di numerose iniziative collaterali, già a partire dalle giornate di giovedì 6 e venerdì 7 giugno, andando a toccare anche Villa Borzino – dove sono previste visite guidate al parco e al palazzo, oltre a concerti, mostre fotografiche. Inoltre, a fare da anteprima alla festa, giovedì 6 giugno alle ore 21 alla Biblioteca Berhta Von Suttner, una serata omaggio a Ennio Morricone curata da Giorgio Mentasti.
Gli stand della Festa vera e propria apriranno nella mattinata di sabato: il cuore della manifestazione sarà come sempre in piazza Macciò, con una ricca esposizione di rose della Valle Scrivia e di prodotti da esse derivate, oltre a una più ampia selezione di eccellenze gastronomiche del territorio. Un altro mercatino di prodotti alimentari è previsto in pi azza Ferralasco, dove si potrà assaggiare anche il Ristorosa, un menu naturalmente ispirato alla rosa della Vallescrivia. Tra i Giardinetti di Largo Italia, via San Giorgio e piazza Genova troveranno spazio l’artigianato, i creativi, l’hobbistica e i giochi per bambini. La centrale via Vittorio Veneto ospiterà florovivaisti e prodotti per il giardinaggio. Stesso programma domenica, al quale si aggiungerà la tradizionale Fiera di Sant’Antonio sul lungoargine Scrivia.
Inoltre, da venerdì a domenica, l’Antica Trattoria Semino di Busalla e la Trattoria Al Vecchio Scalo di Isola del Cantone proporranno degustazioni e menu interamente ispirati alle rose di Valle Scrivia.
«Il cuore della manifestazione – spiega Fabrizio Fazzari, assessore comunale alla cultura e al turismo – naturalmente continua a essere negli stand dedicati alle rose e ai prodotti enogastronomici allestiti nel centro cittadino, ma il senso e l’obiettivo è quello di andare oltre alla festa in sé, e di fare di Busalla “la città delle rose” per 365 giorni all’anno».
La Festa delle Rose è nata proprio per favorire la diffusione di questa coltura quando, una ventina di anni fa, in modo del tutto casuale vennero ritrovate in Valle Scrivia diverse piante di rosa da sciroppo (http://liguria.bizjournal.it/2019/05/sciroppo-di-rose/), sopravvissute nei giardini di alcune signore che avevano voluto salvaguardare un’antica tradizione di famiglia. Da allora, un piccolo gruppo di appassionati ha iniziato a produrre nuove talee e, con il passaparola, si sono ricreate le condizioni ottimali per una nuova propagazione di queste piante.
Oggi una quindicina di aziende agricole vive grazie allo sciroppo di rose e ai petali di questo fiore. Hanno inoltre trovato nuovo vigore altre attività artigianali, che trasformano le rose in birra, cosmetici, zucchero rosato o confettura, amaretti, canestrelli e liquori. La rosa da sciroppo ha così guadagnato una tale importanza da diventare presidio Slow Food e, oggi, si lavora per la sua identificazione come prodotto a identità geografica protetta.
«La coltura delle rose – precisa Fazzari – prevede bassi investimenti iniziali, facilmente recuperabili in pochi anni di attività. Una diffusione dell’uso dei petali di questo fiore in cucina, in gastronomia, in farmacopea e nell’industria della cosmesi potrebbe arrestare il processo di abbandono della terra e, anzi, riavvicinare molti giovani all’agricoltura. La coltivazione delle rose andrebbe anche ad incidere positivamente sul paesaggio, convertendo terreni abbandonati in roseti belli, fruttiferi ed economicamente sostenibili. Presto, a Busalla sarà creato un percorso di educazione al mondo della rosa da sciroppo. Due i progetti attualmente allo studio: da una parte, l’istituzione di un laboratorio didattico per gli studenti delle scuole e, dall’altra, la realizzazione di un roseto in Villa Borzino, pensato non solo a scopo ornamentale, ma anche educativo per le nuove generazioni».
La “Festa delle Rose-Busalla è un fiore” è organizzata da Comune e Pro Loco di Busalla, Civ Il Ninfeo e Associazione Valli dell’Antola.