Un parcheggio, tra i primi in Europa, con 150 stalli raggiungibili da 33 colonnine di ricarica elettrica. L’investimento, oltre 150 mila euro, è di Duferco Energia e Park Marina Porto Antico, che hanno rinnovato un intero piano del parcheggio genovese in chiave green.
La novità sta proprio nel fatto che non esistono posti dedicati alle auto elettriche, ma tutti i 150 stalli del piano -3 del parcheggio sono fruibili da ogni tipo di vettura e, se necessario, raggiungibili dalle infrastrutture elettriche. La ricarica è attivabile sia con i servizi di Duferco Energia (card, sms, app), ma anche con il ticket del parcheggio, pagando direttamente alla cassa con un sovrapprezzo di 3 euro. Le colonnine garantiscono ricarica per oltre 12 mila chilometri al giorno e sono integrate nel circuito di roaming di Duferco Energia, che oggi conta più di mille punti di ricarica attivabili in tutta l’Italia.
Il dialogo con la proprietà del parcheggio è iniziato circa tre anni fa, «l’inaugurazione odierna – spiega Sergio Torre, direttore Business development di Duferco Energia –rappresenta anche il concretizzarsi di un progetto che può essere pilota non solo per soluzioni similari in ambito di parcheggi di struttura aperti al pubblico o aziendali, ma anche per la ricarica in ambito condominiale».
Un progetto che rientra nel piano di sviluppo sulla mobilità elettrica che dal 2014 Duferco Energia sta portando avanti anche a Genova: «Con Elviten, un progetto con il Comune per installare 60 punti elettrica per gli scooter, ma anche insieme a Coop. A Genova arriveranno anche nuovi punti di ricarica per le bici elettriche», ricorda Torre.
Il capoluogo ligure oggi conta un centinaio di colonnine di ricarica elettrica: «Entro la fine dell’anno puntiamo ad arrivare a 200 colonnine, raddoppiando le attuali − spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Balleari − In confronto al resto d’Italia direi che siamo ben posizionati a livello di mobilità elettrica, noi cerchiamo di sostenerla a tutto tondo, nell’ottica di passare a una mentalità più sostenibile».