Tutti al mare in Liguria ma con cautela. La nostra regione risulta prima in Italia per numero di bandiere blu assegnate dalla Fee (Foundation for Environmental Education), ben 30, ed è davanti alla Toscana, che può contare su 19 spiagge top. Nonostante le 30 bandiere, però, ha ancora qualche spiaggia dove la balneazione non è conforme ai limiti di legge sulla base dei controlli di Arpal, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure.
Il lavoro di Arpal
Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure è attiva ogni giorno nella nostra regione per monitorare una serie di fenomeni naturali e atmosferici, produce previsionLiguria, i metereologiche quotidiane e attualmente è attiva nel monitoraggio delle parti del Ponte Morandi e nella produzione di referti sulla presenza di amianto all’interno del ponte stesso in fase di demolizione. Arpal tutela il patrimonio naturale e ambientale attraverso un osservatorio della biodiversità e, oltre a svolgere un controllo delle acque, monitora la qualità dell’aria e del suolo, degli alimenti e del ciclo dei rifiuti.
Vediamo quali sono le spiagge da evitare. Partiamo dalla provincia di Genova. La non conformità alla balneazione è presente a Sturla, in prossimità del Rio Vernazza e nella zona di Sturla Ovest. A levante di Genova troviamo qualche problema a Sori, a Recco, a Lavagna e a Sestri Levante (ma soltanto per quanto riguarda la Baia delle Favole in prossimità dell’ingresso da Villa Matilde e delle foci dei torrenti Gromolo e Ravino).
In provincia di Imperia sono poche le spiagge critiche e, come prevedibile, si trovano nelle zone più densamente popolate. In città, a Imperia, non sono conformi le spiagge del parco urbano, quelle delle Rateghe e alla foce del torrente Prino, mentre a Sanremo non è consigliato bagnarsi a San Martino.
L’unica avvertenza per la provincia di Savona è per quanto riguarda la zona Avarenna, in provincia di Albenga. Mentre per la provincia di La Spezia, l’unica che risulta non balneabile è quella di Levanto città.