Lara Comi (FI), Gianni Berrino, Ubaldo Borchi (FdI), Marco Campomenosi (Lega), Tiziana Beghin, Maria Angela Danzì, Eleonora Evi, Silvia Malivindi, Marco Mes (Movimento 5 Stelle) e Brando Benifei, Angelica Radicchi, Patrizia Toia (Pd). Sono i dodici candidati liguri al Parlamento europeo che hanno sottoscritto il manifesto di Confartigianato a sostegno delle micro e piccole imprese del territorio.
“Un’Europa a misura di micro e piccola impresa. 10 proposte, 5 anni per agire” contiene un decalogo in cui spiccano le proposte per riformare il lavoro e i sistemi di protezione sociale, i finanziamenti per innovare e investire, il sostegno alla digitalizzazione e per accompagnare le imprese sui mercati internazionali, regole di concorrenza che consentano a tutte le imprese di competere alla pari.
Le interviste doppie
Tiziana Beghin (M5S) e Lara Comi (FI)
Eleonora Evi (M5S) – Patrizia Toia (Pd)
Brando Benifei (Pd) – Marco Campomenosi (Lega)
Giovanni Berrino (FdI) – Maria Angela Danzì (M5S)
Oltre a impegnarsi con la sottoscrizione del documento, i candidati liguri si sono anche confrontati in una serie di interviste doppie in cui hanno lanciato le loro idee per il sostegno e la valorizzazione delle microimprese liguri e del made in Italy in Europa: misure per la crescita e la competitività, ma anche azioni per il rilancio dell’occupazione e dell’economia circolare e sostenibile. A ciascuno dei candidati è stato chiesto anche un impegno preciso a favore delle micro imprese liguri. A conclusione dell’intervista, ciascun candidato ha lanciato un tweet e un hashtag per racchiudere in poche parole il proprio impegno in Europa.
«Per noi non si tratta solo di parole – commenta il presidente di Confartigianato Liguria, Giancarlo Grasso – Ma di impegni precisi che, come dimostriamo da anni, teniamo monitorati con molta attenzione, con un unico obiettivo: porre la micro e piccola impresa e le sue esigenze sempre al centro delle scelte politiche ed economiche, anche europee. Ci auguriamo che la sottoscrizione delle nostre dieci proposte e le intenzioni espresse nelle interviste doppie si possano sviluppare concretamente in azioni a sostegno delle nostre piccole realtà imprenditoriali. Noi siamo pronti a verificarlo da qui ai prossimi cinque anni».