Quali dei candidati liguri nel collegio Nord Ovest possono realisticamente sperare di essere eletti parlamentari europei il prossimo 26 maggio?
Per azzardare delle ipotesi partiamo daa un’ipotesi di come potrebbero essere ripartiti i seggi tra i partiti più grandi, quelli destinati a superare la soglia di sbarramento del 4% o con qualche probabilità di riuscirci. E vediamo subito che per i liguri sarà dura. Facciamo un po’ di conti.
La legge elettorale italiana per le europee prevede un sistema proporzionale puro. Il calcolo viene fatto su base nazionale, e in un secondo momento applicato alla circoscrizione.
L’Italia eleggerà 73 + 3 membri del Parlamento europeo. (I tre deputati in più saranno assegnati all’Italia quando il Regno Unito uscirà dall’Unione europea).
I seggi italiani sono così ripartiti, in base a criteri demografici, tra le cinque circoscrizioni: Nord-Est: 15 deputati, Nord-Ovest: 20 deputati, Centro: 15 deputati, Sud: 18 deputati, Isole: 8 deputati.
Quindi nel Nord Ovest un partito che a livello nazionale raccogliesse il 50% dei voti manderebbe in Europa 7 parlamentari. Quanti voti otterranno in realtà i partiti il 26 maggio non siamo certo in grado di saperlo, possiamo formulare delle ipotesi. Secondo il Barometro Politico di aprile dell’Istituto Demopolis, se il mese scorso si fosse votato per le politiche la Lega sarebbe oggi primo partito con il 31%, il Movimento 5 Stelle si attesterebbe al 23,5%, il Pd al 20%, Forza Italia al 9%, Fratelli d’Italia al 4,2%. I numeri effettivi delle europee non saranno probabilmente proprio questi ma la maggior parte degli analisti politici da mesi indica cifre simili e noi le terremo come riferimento.
All’interno di ciascun collegio ogni candidato può essere votato in tutte e tre le regioni ma ciascuno ha un baricentro elettorale, che coincide con il territorio in cui ha le sue radici ed è cresciuto politicamente. Più questo baricentro è ricco di voti più il candidato può sperare di avere successo. La Liguria ha meno di 1,6 milioni di abitanti, il Piemonte circa 4,4 e la Lombardia più di 10. Questo significa che un deputato ligure per essere eletto deve raccogliere molte preferenze anche oltre Appennino oppure essere fortissimo nella propria regione. Vale a dire: bisogna che il suo partito abbia deciso, in modo compatto, di puntare su di lui.
Vediamo come stanno le cose nei partiti maggiori.
Lega
Se il partito guidato da Salvini, come indicano i sondaggi, dovesse arrivare intorno al 31% conquisterebbe circa un terzo dei 14 seggi, diciamo 4 o 5. Una buona base anche per i candidati liguri ma qui interviene il fattore demografico. Anche perché la Lega, avendo deciso di non candidare esponenti del partito che ricoprano già cariche elettive, non dispone di un big come Francesco Bruzzone, tra l’altro ex presidente del consiglio regionale e molto popolare tra i cacciatori. I liguri in campo sono due. Marco Campomenosi, genovese, originario di Santo Stefano d’Aveto, dal 2009 lavora a Bruxelles per il gruppo Enl-Europa delle nazioni e delle libertà, di cui dal 2015 è vicesegretario generale. Ha ricoperto il ruolo di commissario provinciale a Genova e poi di responsabile enti locali della Lega. Cristina Porro, avvocato, segretaria della Lega di Albenga è stata assessore del Comune di Albenga, dal 2018 segretaria della Lega di Albenga e Valli Ingaune». Due candidati che conoscono bene il loro territorio e, probabilmente, sono ben conosciuti ma la loro elezione non è affatto scontata.
Lista: Matteo Salvini, Heidi Monica Andreina, Marco Campomenosi, Alessandra Cappellari, Marta Casiraghi, Dante Cattaneo, Angelo Ciocca, Gianna Gancia, Danilo Lancini, Pietro Antonio Marrapodi, Laura Molteni, Alessandro Panza, Vittoria Poggio, Cristina Porro, Marco Racca, Paolo Sammaritani, Silvia Sardone, Isabella Tovaglieri, Stefania Zambelli, Marco Zanni.
Pd
Il Pd non può certo sperare di riconquistare il 40% dei voti ottenuti a suo tempo da Renzi, i sondaggi fino a poco tempo fa lo davano al 20%, oggi può forse contare su qualcosa di più ma quattro seggi sarebbero già un ottimo raccolto, e tre sembrano più probabili. E la concorrenza è agguerrita. Forte è, ovviamente, l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, come lo sono Enrico Morando, più volte senatore Pds, Ds e Pd, viceministro all’Economia nel Governo Renzi e nel Governo Gentiloni, l’economista Irene Tinagli, che nella lista del Pd è garante delle proposte dell’ex ministro Calenda e potrebbe raccogliere voti dei calendiani di tutte e tre le regioni, Patrizia Toia, europarlamentare, vicepresidente della commissione industria, Mercedes Bresso, già presidente della Regione Piemonte. La Liguria, però, può contare sull’europarlamentare spezzino Brando Benifei.
Premiato come parlamentare europeo dell’anno per il 2018 da The Parliament Magazine per il lavoro svolto nell’ambito delle politiche europee per l’occupazione e gli affari sociali, inserito da Forbes nella lista dei “30 Under 30 Europe” di maggior rilievo per il 2016, Benifei, oggi trentaduenne, è attivissimo tanto nel parlamento europeo quanto sul territorio spezzino e ligure. E può contare sull’appoggio del suo partito. Zingarettiani, renziani, e le altre aree, correnti e sfumature del Pd ligure hanno deciso di concentrare le forze a sostegno del loro enfant prodige. Poche speranze per la sanremese Monica Bersanetti e la genovese Angelica Radicchi.
Lista: Giuliano Pisapia, Irene Tinagli, Enrico Morando, Patrizia Toia, Brando Benifei, Mercedes Bresso, Caterina Avanza, Giuliano Faccani, Monica Bersanetti, Pietro Graglia, Ivana Borsotto, Pierfrancesco Majorino, Edda Crosa, Luigi Morgano, Anna Mastromarino, Pierluigi Mottinelli, Angela Radicchi, Carmine Pacente, Ernestina Signoroni Lomi.
M5S
M5S, secondo i sondaggi, potrebbe aspirare a tre seggi. Sono liguri Tiziana Beghin (europarlamentare) e Daniela Marenco, genovesi, e il consigliere comunale di Ventimiglia avvocato Silvia Malivindi. Non sappiamo quante probabilità di successo abbiano. Un candidato forte dovrebbe essere la capolista Mariangela Danzì, esperta di pubblica amministrazione, tra l’altro è stata segretaria comunale e direttore generale del Comune di Genova, quando era sindaco Marta Vincenzi.
Lista: Mariangela Danzì, Eugenio Casalino, Eleonora Evi, Tiziana Beghin, Silvia Malivindi, Christian Di Feo, Paola Macchi, Marcella Gilardoni, Andrea Togno, Giuseppe Mastruzzo, Daniele Tromboni, Paola Pizzighini, Alessandro Di Pierro, Marco Maessmaeker, Andrea Palumbo, Simona Barello, Nicola Clerici, Maria Cristina Migliore, Monica Ferraris, Piero Puozzo.
Forza Italia
L’avvocato marittimista Massimo Grimaldi, genovese, si troverà come concorrenti, oltre allo stesso Berlusconi, presente in quattro collegi su cinque, gli eurodeputati lombardi Lara Comi e Massimiliano Salini, quest’ultimo considerato vicino a Tajani. I seggi disponibili per Forza Italia dovrebbero essere uno, al massimo due.
Lista: Silvio Berlusconi, Lara Comi, Massimiliano Salini, Giusy Versace, Anna Lisa Baroni, Daniela Ruffino, Amir Atrous, Salvatore Barbagallo, Damiano Bormolini, Cinzia Maria Bosso, Benedetta Gaia Cosmi, Elisabetta Fatuzzo, Francesco Graglia, Massimiliano Grimaldi, Matteo Motta, Roberta Paparatto, Mauro Parolini, Maria Rosa Assunta Porta, Pietro Tararella, Claudia Toso.
+Europa-Italia in Comune
Poche speranze per Lorenzo Tosa, già addetto stampa del Movimento 5 Stelle Liguria: l’unico seggio possibile per la sua lista, se supererà la soglia del 4%, dovrebbe andare al capolista Benedetto Della Vedova, già sottosegretario agli Esteri e senatore.
Lista: Benedetto Della Vedova, Silvia Manzi, Paola Testori, Marco Marazzi, Giulia Pastorella, Gabriele Molinari, Dino Guido Rinoldi, Cristina Bagnoli, Maurizia Bertoncino, Igor Boni, Inoussa Bara, Elena Marcellino, Alessandra Micalizzi, Stefano Morcelli, Lia Orfei, Mirko Paulon, Marco De Andreis, Lorenzo Tosa, Martina Riva.
Fratelli d’Italia
FdI secondo gli ultimi sondaggi potrebbe superare la soglia di sbarramento del 4%.
Liguri sono l’assessore regionale Giovanni Berrino e il coordinatore regionale Ubaldo Emilio Borchi. Dovendo dividersi i consensi in Liguria non sembrano avere avere molte chance di fronte a Giorgia Meloni, capolista in tutte le circoscrizioni, Francesco Alberoni, Daniela Santanché, Carlo Fidanza, deputato, conosciuto anche nella nostra regione per essere stato commissario straordinario dell’agenzia In Liguria.
Lista: Giorgia Meloni, Francesco Alberoni, Giovanni Berrino, Fabrizio Bertot, Ubaldo Emilio Borchi, Marina Chiarelli, Novella Ferrini, Carlo Fidanza, Pietro Fiocchi, Daniela Garnero Santanché, Agostino Ghiglia, Rosaria Lombardi, Giovanni Maullu, Nicoletta Molinari, Federica Picchi, Mafalda Poli, Paola Renata Radaelli, Giuseppe Romele, Roberto Rosso, Maurizia Rota.
La Sinistra
Costituita da Rifondazione e altri movimenti con l’obiettivo di riunire i vari spezzoni della sinistra radicale, La Sinistra, pur non avendo trovato l’accordo con Articolo 1–Mdp e Potere al Popolo, tenterà di superare la soglia del 4%, impresa riuscita nel 2014 con L’Altra Europa con Tsipras. Sono liguri i candidati Maria Gabriella Branca, avvocato di Savona, e Rosario Carvelli, portuale e delegato sindacale della Filt Cgil.
Lista: Eleonora Cirant, Massimo Amato, Maria Gabriella Branca, Alberto Anghileri, Cristina Cattafesta, Rosario Carvelli, Valentina Cera, Paolo Ferrero, Silvana Cesani, Aniello Fierro, Chiara Giordano, Roberto Giudici detto Cantù, Sonia Modenese, Luca Massironi, Daniela Padoan, Paolo Narcisi, Rachela Sereke, Argiris Panagopoulos, Cristina Torli, Mirko Rauso.
Europa Verde-Federazione dei Verdi
La lista è nata dall’alleanza tra i Verdi e Possibile di Pippo Civati. È ligure il candidato Maurizio Parodi, dirigente scolastico. Paolo Crosignani, medico, cofondatore del primo Registro Tumori italiano, è nato a Novara e cresciuto a Milano e ora risiede a Santa Margherita Ligure.
Lista: Elena Eva Maria Grandi, Domenico Finiguerra, Francesca Druetti, Antonio Caputo, Silvia Parodi, Maurizio Parodi, Dario Balotta, Ilaria Barbonetti, Pippo Civati, Martina Comparelli, Paolo Crosignani, Veronica Dini, Enrico Fedrighini, Antonio Limardi, Marco Moro, Tiziana Mossa, Maria Silvia Angela Concetta Pettinicchio, Paolo Pinzuti, Benedetta Rinaldi, Chiara Rossini.