Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm in una lettera indirizzata al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, chiedono un incontro sul ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente sul quale enti e aziende interessate hanno trovato un accordo.
Il 13 maggio scorso al termine di una riunione del tavolo tecnico-politico a cui avevano preso parte lo stesso Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti e i tecnici di Fincantieri, Eni-Porto Petroli, Ferrovie, Autorità di Sistema Portuale, Marina Aeroporto, Capitaneria, Corpo Piloti, il presidente della Regione aveva annunciato: «Abbiamo trovato l’accordo definitivo sul layout. C’è l’accordo di Porto Petroli ed Eni, che non sono coinvolti in modo significativo, e della Marina di Sestri Ponente, che non viene sostanzialmente toccata. Si riuscirà a costruire un grande bacino per le navi da crociera più grandi, competitivo con quello di Monfalcone, e questo consentirà a Fincantieri di realizzare qui, già a partire dal 2024, navi più grandi di quelle che già si stanno facendo, di razionalizzare il cantiere navale e farne uno dei poli di costruzione navale più grandi del Mediterraneo, di occupare di molte migliaia di unità la forza lavoro del cantiere, ci siamo dati tempi molto stretti. I lavori inizieranno entro la fine del 2019».
Ora i sindacati, «come firmatari del primo accordo per la realizzazione dell’opera firmato il 26 settembre 2009» ritengono «di dover essere informati sul merito dei nuovi progetti ipotizzati e sulla necessità di un nuovo accordo in cui le oo.ss. siano a pieno titolo firmatari delle nuove ipotesi e prospettive» e chiedono a Toti di «convocare un tavolo di confronto con gli altri soggetti istituzionali e aziendali interessati per essere informati e confrontarci sul merito».