Avvio di seduta positivo per le principali borse europee. Parigi guadagna lo 0,13% a 5.348
punti, Francoforte lo 0,22% a 12.018 punti e Londra lo 0,25% a 7.260 punti.
Dopo un primo avvio poco mosso, con Ftse Mib a -0,08% e 20.877 punti e All Share a -0,06%, Piazza Affari vira in negativo con il Ftse Mib a -0,77% e All Share -0,81%, complice il rialzo dello spread che apre a 284 e sale a 287, con il rendimento del decennale al 2,76%.
A Milano ne risentono soprattutto i bancari, in netto calo: Unicredit che perde l’1,81% sulle ipotesi di una possibile proposta per la tedesca Commerzbank. In flessione gli energetici: Eni -0,93%, Enel -0,27%, Snam -0,64% nonostante una trimestrale positiva. Tra gli industriali Fca -1,07%, Ferrari -0,63%. Telecom Italia perde lo 0,57%, Juve Fc sale dell’1,51% in attesa del vertice tra Agnelli e Allegri che chiarirà il futuro della panchina bianconera. Nel lusso, brilla Ferragamo (+8,81%) in scia ai conti.
Sul fronte asiatico, la Borsa di Tokyo rimbalza, dopo una lunga serie negativa, legata alle tensioni tra Cina e Usa. A muoverla in territorio positivo è l’aumento di Wall Street, che apprezza l’ottimismo del presidente Donald Trump sulle possibilità di un accordo con Pechino. L’indice Nikkei chiude in rialzo dello 0,58% a 21.188,56 punti.
Quotazioni del petrolio in calo dopo i dati sulle scorte Usa in aumento che allentano il rialzo dei prezzi per le tensioni geopolitiche in atto: i contratti sul greggio Wti con scadenza a giungo cedono 45 centesimi sa 61,33 dollari al barile; il Brent cede 28 centesimi a 70,96 dollari.
L’euro apre stabile sopra 1,12 dollari e frena lo yen. La moneta europea passa di mano a 1,1208 dollari e 122,94 yen. Dollaro/yen si rafforza a 109,69.