Non solo sabato 4 e domenica 5 maggio, ma anche venerdì 3. Edizione “large” per i Rolli Days, che il direttore della fondazione di Palazzo Ducale Serena Bertolucci definisce «di rete», perché privilegia non solo il centro cittadino e si occupa di ogni aspetto legato a questo patrimonio: non solo palazzi, ma anche abbazie e ville che una volta rappresentavano le residenze estive dei nobili genovesi. Il 3 maggio l’anteprima sarà proprio in val Polcevera: si potranno visitare l’abbazia di San Nicolò del Boschetto (nella foto di apertura) e la chiesa di San Bartolomeo della Certosa. Sabato 4 e domenica 5 aperture anche a Cornigliano (grazie all’Ascovil, l’Associazione per la tutela e la valorizzazione dei palazzi di villa di Cornigliano) e Sampierdarena, proprio a conferma dell’allargamento a Ponente della manifestazione (non è la prima volta che si verificano aperture nei due quartieri, ma solitamente avvenivano su date diverse rispetto alla manifestazione, solo una volta era già avvenuta la contemporaneità).
Le aperture saranno 31, oltre mille le domande da parte dei giovani per diventare divulgatori scientifici, un altro fiore all’occhiello di questa iniziativa che ormai è diventata un doppio appuntamento (primaverile e autunnale), scaturita dopo che i Rolli sono stati decretati patrimonio dell’Umanità Unesco (nel 2006). La prima edizione si tenne nell’ormai lontano 2009 e, come ricorda il segretario generale della Camera di Commercio di Genova Maurizio Caviglia, «all’epoca facevamo fatica a far tenere aperti bar ed esercizi commerciali, invece ora sono gli stessi esercenti a chiederci eventi di questo tipo, che contribuiscono a vivacizzare la città».
Un evento ormai abbastanza conosciuto a Genova, ma ancora poco noto a livello turistico, non è un caso che Paola Bordilli, assessore comunale al Turismo, spinga proprio su questo aspetto: «Stiamo lavorando sulla promozione soprattutto per la prossima edizione, quella di ottobre, dobbiamo spingere su Genova città dei Rolli, che per noi hanno un’importanza strategica».
«Bisogna fare un lavoro da ambasciatori – aggiunge Caviglia – non è un caso comunque che al tavolo dell’imposta di soggiorno sia emersa la volontà di puntare una lente di ingrandimento sui Rolli, chiedendo di usare l’imposta per comunicare meglio, anche in relazione a realtà uniche come le botteghe storiche. Nessuno in Italia ha il nostro numero di esercizi storici, per i turisti è qualcosa di molto attrattivo, mentre per noi può sembrare banale».
Proprio per spingere sull’allargamento della platea dei visitatori potenzialmente interessati, il Comune ha creato una mappa interattiva disponibile sul sito visitgenoa.it; «non solo – sottolinea Grosso – il canale Facebook spingerà molto sulla condivisione dei contenuti durante la manifestazione, inoltre dei giovani sketcher interpreteranno a modo loro i Rolli e le loro opere saranno raccolte in una mostra a Palazzo Ducale a fine maggio».
Qui tutti i dettagli sulle aperture.