Un rendiconto finanziario fatto di luci e ombre quello dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, il cui comitato di gestione oggi ha anche approvato la proroga della concessione a Gmt di 25 anni. L’avanzo di amministrazione è di 302 milioni al primo gennaio 2019.
«Confermati i dati di traffico non buoni nella seconda metà del 2018, dopo il crollo del Morandi – rileva Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Authority – una chiusura con un +1,7% sulla movimentazione complessiva che però è trainata dal +7,4% Savona, mentre Genova ha mostrato una tenuta con un +0,3%».
Bene anche le crociere: +4,5%. Gli effetti negativi: una contrazione dei volumi dei container su Genova, confermati anche dai primi mesi del 2019 con un -6% sul tonnellaggio a febbraio e -2,4% di Teus e una perdita sulle tasse portuali del 67% rispetto al trend di crescita registrato nei primi 9 mesi del 2018. A Savona le tasse portuali sono cresciute di 1,1 milione rispetto all’anno precedente.
Sulle entrate ancora: 34 milioni i canoni, compresi 3 milioni per gli atti sulle grandi concessioni rilasciati a Genova, valorizzando anche beni prima non usati. «Questi 3 milioni – spiega Signorini – però sono stati annullati dai minori introiti delle licenze a Savona per la stessa cifra». A Savona c’è stato l’adeguamento alla prassi già vigente a Genova, cioè pagare il canone per l’annualità successiva.
«Sulle spese in conto capitale – aggiunge Signorini – stiamo migliorando. Eravamo scesi a 10-12 milioni, nel 2017 siamo arrivati a 20 milioni, nel 2018 a 36 milioni circa, nel 2019 avremo uno scalino più significativo. Vorrei vedere numeri ancora più grandi».
Per quanto riguarda le uscite correnti, la minore spesa di 5 milioni è dovuta a minori uscite per le liti (cause per mesoteliomi) e a minori spese per il personale: «Effetto di un lavoro faticoso – sottolinea Signorini – nel 2018 abbiamo avuto 22 cessazioni e 25 assunzioni».
Marco Sanguineri, segretario generale dell’Autorità di Sistema, aggiunge: «Negli ultimi 2 anni abbiamo avuto 10 cessati laureati e assunto 43. Anche come parità di genere abbiamo recuperato: il 53% sono uomini, il 47% donne».
L’aggiudicazione della gara per la progettazione della diga foranea con un ribasso del 60% rispetto al preventivato, consentirà di dirottare i fondi inizialmente previsti e avanzati su altri programmi.